Via Padova, una banlieu? No di certo
Nella Milano-laboratorio della tolleranza zero, dove va sempre "tutto bene", si fanno evidenti le falle delle politiche anti-immigrazione della destra cittadina. E non solo...
Il problema vero è uno ed è sotto gli occhi di tutti: questo è il fallimento totale di 17 anni della tanto sbandierata “tolleranza zero” messa in atto dalla destra milanese di De Corato e soci. Milano è infatti stato per tutti questi anni un laboratorio delle pessime idee sulla politiche migratorie della destra: sgombero forzato dei campi rom, niente asilo per i figli degli immigrati irregolari, esercito in strada (lo fece La Russa proprio per Milano), gli autobus-galera e via di questo passo. Si è arrivati persino a trasformare i pacifici “ghisa” in “celerini” anti immigrati!
Ma torniamo a Via Padova. In zona, secondo gli ultimi dati disponibili solo il 15% della popolazione è straniera e la Camera di Commercio dice che su 3 attività commerciali in zona che aprono all’anno, una è gestita da stranieri. Dati alla mano, questa non mi sembra “l’invasione” di cui parlano De Corato e il suo amico Salvini: se non riescono a gestire un quartiere con il 15% di stranieri figuriamoci se la percentuale dovesse aumentare. E la percentuale, per semplici motivi demografici e per il mondo globalizzato, è destinata ad aumentare!
In tutto questo can can di affermazioni politiche post rivolta di “rastrallamenti porta a porta”, sembra che tutti si siano dimenticati di una cosa fondamentale: un litigio finito male tra ragazzi è costato la vita ad un egiziano poco più che vent’enne.
Intanto buona città
S.