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T'el see che a Milan... ?

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A cura di Enea Rossini

L'Autostrada dei Laghi non è stata la prima autostrada al mondo

No, l'Autolaghi non è stata la prima autostrada al mondo ma sicuramente è stata una dei primi esemplari di questa categoria (e la prima autostrada d'Italia). La lingua d'asfalto che collega Milano a Varese è stata aperta al traffico nel 1924 quando erano "già attive" la Long Island Motor Parkway a New York e la Automobil Verkehrs und Übungs-Straße di Berlino.

L'A8, ancora prima che si chiamasse così, comunque, fu una vera e propria scommessa. Quando fu progettata i veicoli in circolazione in tutta Italia erano poco meno di 85mila (circa 57mila automobili, 25mila autocarri e circa 2.500 autobus). Un numero irrisorio se paragonato alle cifre attuali (nel solo comune di Milano nel 2015 c'erano 690mila auto). Le rare automobili erano viste come mezzi avveniristici, la maggioranza della popolazione non aveva "desiderio di mobilità" e quando si manifestava veniva saziato utilizzando carri trainati da animali, al più biciclette o treni. Per questo l'autostrada progettata dall'ingegnere Piero Puricelli era radicalmente diversa da quella attuale ma comunque profondamente moderna.

La strada era riservata al traffico veloce (niente carri, carrozze, biciclette o pedoni) e si componeva di una sola corsia per senso di marcia. La vera novità per quel tempo fu il percorso perlopiù rettilineo (le curve non avevano un raggio inferiore ai 400 metri) e con pendenze quasi sempre inferiori al 3%. Si trattava di un'infrastruttura più che sufficiente per ospitare il passaggio di poche decine di mezzi al giorno. Il pedaggio, invece, era già presente: non si pagava ai caselli ma nelle aree di servizio e sosta (obbligatoria); le tariffe variavano in base ai mezzi: 9 lire per le moto; 12 lire per veicoli fino a 17 cavalli, 17 lire per i veicoli tra 17 e 26 cavalli, di 20 lire per veicoli oltre 26 cavalli e da 40 a 60 lire per gli autobus a seconda della lunghezza. Uno sconto del 20% veniva praticato per il biglietto di andata e ritorno. Un'altro aspetto che, guardandolo con gli occhi del 2021 sembra bizzarro, è l'orario di esercizio: l'autostrada apriva alle 6 del mattino e chiudeva all'1. Non solo: ogni casellante (in divisa!) salutava militarmente i veicoli in ingresso o in uscita.

L'auto che il 21 settembre del 1924 inaugurò l'infrastruttura fu la Lancia Trikappa di casa Savoia che trasportava Vittorio Emanuele III e Puricelli; automobile seguita da un lungo cotone di inviati. Tra questi figurava l'inviato della Tribuna di Roma che nel suo articolo scrisse: "Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili da mandare all'altro mondo...".

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