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T'el see che a Milan... ?

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A cura di Enea Rossini

Un cortile rinascimentale emozionante (e dimenticato)

Dei fasti del Palazzo di Luigi Dal Verme, quattrocentesco conte di Sanguinetto, oggi sopravvive il bellissimo cortile rinascimentale

Dei fasti del Palazzo di Luigi Dal Verme, quattrocentesco conte di Sanguinetto, oggi sopravvive il bellissimo cortile rinascimentale. Il Palazzo, purtroppo, fu distrutto dai bombardamenti del 1943. Per vedere il cortile occorre chiedere il permesso di entrare in un palazzo moderno a due piani, incastonato tra due edifici più alti e posto proprio a due passi dal Teatro che i Dal Verme inaugurarono nell’Ottocento.

Il cortile ha forma quadrata, con un portico di quattro arcate per lato. Le colonne sono a fusto di serizzo, i capitelli di pietra d’Angera sono in stile Corinzio e presentano targhe a testa di cavallo da cui sono stati eliminati gli stemmi araldici a colpi di scalpello. Le ghiere degli archi sono in cotto e nei pennacchi tondi di marmo, incorniciati di cotto, si trovano i profili in bassorilievo di personaggi sforzeschi, alternati a targhe araldiche. Sopra il portico c’è una fascia in laterizio modellata con delfini, che si affacciano tra baccelli ornamentali.

Nelle arcate, le decorazioni pittoriche raffigurano finte finestre circolari aperte sul cielo, corone, rosoni e nastri svolazzanti. Sulle pareti di fondo del portico si vedono graffiti con prospettive architettoniche di invenzione e fattura moderna. Esternamente, a destra dell’ingresso, una lapide ricorda che nella casa visse e morì il generale Giuseppe Dezza (1830-1898).

* Dalla guida “Milano insolita e segreta” di Massimo Polidoro, edita da Jonglez (www.edizionijonglez.com), disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei negozi online

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