rotate-mobile
Giardino

Idrocoltura, come funziona la tecnica dell'argilla espansa e dell'acqua

Come funziona la nuova tecnica di irrigazione e quali piante ne beneficiano

Avere delle piante in casa o in giardino aiuta a ridurre l'inquinamento domestico e dona colore alla casa. Anche se non si è dei veri pollici verdi esistono coltivazioni sempre nuove che permettono di avere piante rigogliose con pochi sforzi, come ad esempio l’idrocoltura, una tecnica di origine agricola con cui il tradizionale terriccio viene sostituito dall’argilla espansa e dall’acqua.

Scopriamo come funziona.

Come difendere le piante dagli insetti dannosi

Come funzione l’idrocoltura

La tecnica è adatta a tutte le piante anche quelle grasse che notoriamente hanno bisogno di poca acqua. Con questa coltivazione i fiori vengono messi all’interno di contenitori trasparenti perchè dobbiamo controllare costantemente il rapporto tra acqua e radici. Se non siamo esperti di giardinaggio e siamo alle prime armi, possiamo ricorrere all’indicatore di livello.

Prima di mettere la pianta all’interno del vaso, dobbiamo pulire le radici dai residui di terra utilizzando l’acqua corrente e tagliare con una forbice quelle secche.

Le piante all’interno dei vasi vengono sostenute da uno strato di palline di argilla espansa, il substrato deve coprire per due terzi l’altezza del vaso. Oltre all’argilla si possono aggiungere altri materiali come il concime in granuli che serve a dare nutrimento alla pianta. In alcuni casi si arricchisce con elementi puramente decorativi come sassolini colorati, pietre trasparenti o palline in gel che trattengono l’acqua così da trasformare la pianta in un elemento d’arredo. Le radici devono essere libere di poter crescere in ogni direzione; con l’aiuto di un bastoncino dobbiamo allargare e spingere sul fondo le radici, in modo tale che se solleviamo la pianta, questa non esca dal vaso.

La piante adatte all’idrocoltura

La tecnica è adatta a tutte le piante, ma ci sono alcune che ne beneficiano particolarmente, come le talee che riescono ad adattarsi bene allo strato d’argilla. Lo stesso vale per il ficus, la dracena o la pianta aromatica del rosmarino.

Questa tecnica ha ottimi risultati anche con le piante di origine tropicale come l’orchidea. Se invece amiamo le piante con i fiori, possiamo sperimentare la coltivazione con l’ibisco, lo spatafillo o l’anturio. Tra le piante grasse non tutte accettano questo tipo di coltivazione, ma ci sono alcune che ne beneficiano come l’aloe.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Idrocoltura, come funziona la tecnica dell'argilla espansa e dell'acqua

MilanoToday è in caricamento