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Giovedì, 30 Novembre 2023
Dove mangiare

In un palazzo storico di Milano ha aperto un wine bar dall’architettura brutalista. Le foto

A Milano apre Tow – The Odd Wine, una nuova insegna dedicata a vini particolari e al cibo da condividere in stile tapas bar. Con interni di design piuttosto insoliti. Ecco tutte le immagini

Milano è un turbine di nuove aperture e l’autunno è sempre uno dei momenti favoriti per l’arrivo di nuove insegne in città. Tra le ultimissime novità c’è Tow - The Odd Wine, il nuovo progetto di ristorazione all’interno di un palazzo storico dei primi del ‘900 nel quartiere Cenisio, di Andrea Griffini, già nel settore da 20 anni, e Andrea Zarra, ingegnere appena tornato in Italia. Si tratta di un’enoteca con cucina, una specie di tapas bar all’italiana, con una selezione di vini “particolare” che dà il nome al locale stesso: “il vino strano”.

Tow visto da fuori

Cosa si mangia e cosa si beve da Tow a Milano

Le referenze enologiche sono perlopiù naturali, biologici o biodinamici, ma questo non diventa un manifesto, piuttosto si fa portavoce di un modo di fare vino che rispetta il territorio e promuove il patrimonio vitivinicolo. Tra aziende storiche, giovani vignaioli e produzioni eroiche. Ma alla parte enologica si aggiunge anche una drink list. La proposta gastronomica segue questo filone valorizzando il i prodotti italiani di Presidi Slow Food e piccoli produttori, seppur sconfinando in sapori lontani e contaminazioni. Differente la proposta di business lunch durante la pausa pranzo dall’offerta di tapas (dai 7€) e alcuni pianti da bistrot pensata per l’aperitivo e la cena. Tra i piatti (14-22€) Polpo e patate con mayo sriracha; Baccalà, erbetta, pinoli e yuzu soy, vitello tonnato, hamburger, tacos e panificati artigianali come la pizza al padellino. Un concept nuovo e dinamico che invita alla convivialità e alla condivisione, con un servizio attento e un ambiente studiato nei minimi dettagli.

Il progetto di STUDIO LATINO per Tow

L’ambiente va di pari passo con la proposta enogastronomica ed è stato progettato da STUDIO LATINO, la coppia architetti - tanto nel lavoro, quanto nella vita privata - composta da Irene Nocerino e Matteo Lattuada. Sono loro che si sono occupati del progetto, sia dal punto di vista architettonico che decorativo. Gli spazi sono stati studiati su misura per essere sfruttati al massimo delle loro potenzialità in modo che siano accoglienti e fortemente contemporanei. Un design interno fatto di geometrie lineari e pulite, con mattoni a vista sul muro, innesti in acciaio ed elementi materici. Tra gli elementi che saltano subito all’occhio la parete della bottigliera a vista in acciaio (con scala a pioli scorrevole) e la scala in lamiera e travertino di un volume importante per accedere al piano superiore. Anche gli arredamenti non lasciano nulla al caso rendendo l’ambiente caldo e accogliente: tavoli in vetro, bronzo e acciaio, panche di velluto al piano terra, piani in travertino e boiserie in ecopelle nel soppalco. Mentre il pavimento in calcestruzzo gettato richiama lo stile industrial dell’acciaio.

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