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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Vaprio d'Adda

Sparò e uccise un ladro a Vaprio d'Adda: Sicignano in aula, la famiglia vuole il processo

L'udienza è fissata per il prossimo 24 novembre. La Procura, invece, vuole archiviare

Approderà in tribunale il 24 novembre il caso di Francesco Sicignano, pensionato di Vaprio d'Adda che nell'ottobre del 2015 sparò e uccise un ladro in casa sua. Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura i familiari del ragazzo, assistiti dall'avvocato Teodor Nast, hanno presentato un'istanza di oppposizione e dopo il prossimo incontro verrà deciso se archiviare, ordinare nuove indagini o disporre l'imputazione coatta.

La procura in un primo momento aveva iscritto Sicignano nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, decisione che fu più che altro "tecnica" per consentire ai legali e ai periti del 65enne di partecipare a tutte, e non solo ad alcune, fasi dell'istruttoria. 

L'uomo si è sempre difeso asserendo di avere sparato in cucina, ma la sua versione non collimava del tutto con quanto sembrava emergere dai rilievi: il corpo del ladro, l'albanese 22enne Gjergi Gjonj, fu trovato sulle scale esterne della villa di Sicignano. Ma il Ris di Parma ha trovato tracce di Dna dell'albanese sul proiettile trovato in cucina, pertanto si è fatta strata l'ipotesi che il malvivente avesse fatto in tempo ad accennare ad una fuga, prima di morire.

Il proiettile ha attraversato il corpo ma il 22enne non ha lasciato tracce di sangue perché il sacco pericardico ha tamponato l'emorragia. Di conseguenza non è stato trovato alcun segno di sanginamento in cucina, un altro punto che in apparenza non concordava con la versione del 65enne. La parola ora passa al gip, ma la richiesta di archiviazione, ovviamente, ha un peso. Sicignano nel frattempo si è candidato per Forza Italia al consiglio comunale di Milano, alle elezioni del 5 giugno 2016.

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