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Cronaca San Giuliano Milanese / Piazza Italia

Non lavorano per la nevicata, si ubriacano e litigano: 26enne accoltella l'amico al collo

L'arrestato e la vittima lavorano come muratori in una ditta edile. La lite per futili motivi

Se la neve non ci fosse stata, probabilmente, questo fatto non sarebbe mai avvenuto perché i due protagonisti sarebbero stati in cantiere a lavorare e non a bere e litigare tra loro senza motivo. E invece, lunedì 28 dicembre, i fiocchi sono caduti abbondati su Milano e hinterland e la loro quotidianità fotocopia da operai edili si è interrotta. 

È così che due amici e colleghi di 26 e 27 anni si sono ritrovati a casa del più grande a San Giuliano Milanese per bere alcune birre. Il maltempo aveva annullato i loro programmi e non hanno rinunciato a vedersi. A metà giornata, complice l'alcol, qualcosa non è andato per il verso giusto e il più giovane dei due, un ucraino di 26 anni, S. H., ha preso un coltellaccio da cucina lungo circa 34 centimetri e si è scagliato contro l'amico, V. R., accoltellandolo al collo, al braccio sinistro e alla schiena.

La lite, iniziata a casa, è proseguita in piazza Italia, dove il 27enne, regolare e incensurato, è stato accoltellato dal 26enne, anche lui residente a San Giuliano Milanese, regolare ma già noto alle forze dell'ordine. Le stesse che sono intervenute dopo la segnalazione di un cittadino che ha assistito alla scena. 

I carabinieri della Tenenza di San Giuliano, che hanno ricostruito l'accaduto dopo aver sentito vittima e testimoni, prima di bloccare il 26enne hanno dovuto faticare non poco. La sua reazione, probabilmente sempre per via dello stato alterato, è stata molto violenta. Dopo aver gettato il coltello a terra, ha cominciato a insultare i militari cercando anche di colpirli con calci e pugni. 

Per immobilizzarlo del tutto è stato necessario l'arrivo di una seconda pattuglia. Il 26enne è accusato di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Per fortuna dell'amico, nessuna delle ferite ha interessato organi vitali. Il ragazzo è rimasto cosciente e ha potuto raccontare ai militari l'episodio. Il muratore è stato trasportato in codice giallo all'ospedale di Vizzolo Predabissi (Milano) dal personale dell'Azienda regionale emergenza urgenza. Era cosciente e non in pericolo di vita.

Per il 26enne si sono aperte le porte del carcere, in attesa della convalida dell'arresto (in flagranza). Anche l'arma del delitto, un coltellaccio da cucina, è stata sequestrata e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per i due amici, una semplice giornata di neve come quella di lunedì si è trasformata in un'inaspettata tempesta in grado di stravolgere vite, le loro.

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