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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Accoltella un poliziotto in Stazione Centrale a Milano: l'aggressore è stato scarcerato

L'uomo non è più accusato di tentato omicidio ma di resistenza a pubblico ufficiale

È stato scarcerato Saidou Mamoud Diallo, il 31enne della Guinea che due giorni fa ha aggredito con un coltello un poliziotto fuori dalla Stazione Centrale di Milano. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Maria Vicidomini ha convalidato l'arresto, ma ha disposto l'obbligo di firma. Non solo: Diallo è stato preso in carico dall'ufficio immigrazione della Questura di Milano che si occuperà di lui perché è irregolare sul territorio italiano. Tradotto? il 31enne non è libero per la città, ma si trova in Questura.

Accoltella un poliziotto in Stazione Centrale: il video dell'aggressione

video-129Non è più accusato di tentato omicidio, reato che gli era stato contestato all'atto dell'arresto. Secondo quanto riferito dall'avvocato del 31enne, Nicoletta Collato, l'accoltellamento non andrebbe inquadrato come tentato omicidio ma come una conseguenza della colluttazione nata dalla resistenza di Diallo all'intervento dei poliziotti. L'accusa di tentato omicidio è stata "assorbita" in quella di resistenza a pubblico ufficiale, mentre il pm Paola Pirotta aveva chiesto al giudice la convalida dell'arresto oltre al carcere per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Diallo non si trova in cella, ma prossiamente potrebbe essere collocato in un Cps (Centro di permanenza per il rimpatrio) oppure potrebbe venire espulso sulla base di un provvedimento che pende sul suo capo da diverso tempo e mai eseguito. L'uomo non è accusato di terrorismo internazionale.

Il commento del M5S: "Scarcerazione porta tensioni"

"Senza cadere in facili strumentalizzazioni, la scarcerazione del giovane guineiano che lunedì ha accoltellato un poliziotto alla stazione Centrale di Milano non può che creare polemiche e ulteriori tensioni in un momento storico particolarmente delicato per la sempre più alta presenza di immigrati in città. Non dimentichiamoci che il giovane aveva già alle spalle precedenti per lesioni e resistenza ed era già stato colpito da un ordine di espulsione emesso il 4 luglio dal questore di Sondrio. Certo è che il gesto di cui si è reso protagonista non è sicuramente di poco conto e, al di là delle valutazioni dei giudici, eravamo convinti che le conseguenze per lui sarebbero state altre. Ora l'augurio è che venga effettivamente mandato in un ex CIE o espulso. E che non torni a essere libero di colpire di nuovo", così Gianluca Corrado, M5S, in una nota.

Stazione Centrale di Milano, accoltella un poliziotto: il fatto

L’aggressore, secondo quanto ricostruito dalla Questura, aveva discusso - senza motivo - con uno degli addetti delle navette che effettuano il collegamento tra la Centrale e gli aeroporti. Proprio dopo la lite, il ventottenne ha impugnato un coltello con una lama di circa dieci centimetri e ha iniziato a minacciare la vittima, che si è chiusa nel bus insieme ai passeggeri e ha dato l’allarme. 

Da lì, quindi, l’intervento di due Volanti e l’aggressione ai danni del poliziotto di trentuno, che soltanto grazie al giubbotto antiproiettile se l’è cavata con una ferita superificiale. Già in manette, l’aggressore ha poi urlato “Voglio morire per Allah”, anche se al momento non sono emersi particolari riscontri su una sua eventuale radicalizzazione islamica. 

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