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Cronaca

Rito abbreviato con perizia psichiatrica: la richiesta di Hosni, che accoltellò militari e agente

Il fatto a maggio in Stazione Centrale

Il 20enne italo-tunisino Tommaso Hosni ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Si tratta del giovane che, il 18 maggio, in Stazione Centrale accoltellò due militari e un agente della Polfer durante un controllo ordinario dei documenti. L'istanza del rito abbreviato è stata depositata dal suo avvocato d'ufficio, Giusy Regina, ed è condizionata ad una perizia psichiatrica sulla capacità d'intendere e volere al momento dell'episodio.

Militari accoltellati in Centrale (foto Bennati/MilanoToday)

L'istanza della perizia psichiatrica è stata già respinta due volte dal gip, ma - secondo quanto riferito da Regina - i medici del carcere di San Vittore, dove il 20enne è detenuto, hanno concluso che il giovane avrebbe un «ritardo mentale» da valutare meglio con test clinici.

VIDEO: Il momento dell'accoltellamento.

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Hosni è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio e lesioni aggravate: il gip ha già accolto la richiesta del pm di rinvio a giudizio. Ma il 20enne è sotto indagine anche per terrorismo internazionale perché, su Facebook, aveva condiviso video celebrativi dell'Isis. A questo proposito, dalla società del popolare social network non è ancora arrivata (ma starebbe per arrivare) la possibilità di approfondire i contatti del ragazzo in modo da capire meglio quale sia la sua rete di conoscenze e se si tratti di un radicalizzato oppure no.

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