Accoltellò poliziotto e militari in Centrale: chiede di farsi curare in comunità
Il 20enne Ismail Tommaso Hosni a processo con rito abbreviato. E' accusato anche di terrorismo per video sull'Isis postati sul suo profilo Facebook
Ha chiesto di essere curato in una comunità terapeutica il 20enne italo-tunisino Ismail Tommaso Hosni, sotto processo (con rito abbreviato) per tentato omicidio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, il 18 maggio, si era reso protagonista dell'aggressione a due militari dell'esercito e un agente della polizia ferroviaria, armato di due coltelli, presso la Stazione Centrale di Milano, durante un controllo normale di documenti.
Il 20enne ha preso la parola il 22 novembre davanti al gup Roberta Nunnari e, a voce, ha chiesto di essere curato. E c'è una perizia che da una parte dichiara che il giovane aveva una capacità d'intendere e di volere molto «scemata» al momento dell'aggressione, dall'altra parte è comunque capace di affrontare il processo. Hosni è da mesi in cura con uno psichiatra che lo segue in carcere. E' emerso anche che, il 18 maggio, quando venne controllato dalla pattuglia mista militari-Polfer, era sotto effetto della cocaina.
Il pm titolare dell'inchiesta, Maura Ripamonti, prenderà la parola alla prossima udienza, calendarizzata per l'8 febbraio 2018. Hosni è indagato (in un procedimento separato) anche per terrorismo internazionale giacché in un profilo Facebook a lui riconducibile, e oscurato poco dopo l'arresto, erano presenti video e post riferiti e inneggianti all'Isis.
Video: Il momento dell'accoltellamento
In seguito all'aggressione, i tre esponenti delle forze dell'ordine rimasero feriti. Il più grave, un soldato semplice dell'esercito. Gli stessi tre erano comunque riusciti a fermarlo dopo le coltellate.