rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cos'è accaduto

Cinque rapine e sei accoltellati in 20 minuti: il 23enne era stato fermato un mese fa

Gli agenti della sezione Nibbio dell'Ufficio prevenzione generale - i motociclisti delle volanti - hanno fermato l'uomo alla quinta rapina

Sono stati 20 minuti di terrore nelle vie attorno alla Stazione Centrale di Milano. Resta il bilancio di sei persone ferite, cinque delle quali accoltellate: alcune donne durante le rapine, e tre uomini per essere intervenuti in difesa di una delle vittime. A porre la parola fine sulle scorribande di Abrahman Rhasi, 23enne marocchino armato con un piccolo coltello, ci ha pensato la polizia. Gli agenti della sezione Nibbio dell'Ufficio prevenzione generale - i motociclisti delle volanti - hanno fermato l'uomo mentre tentava la sua quinta rapina contro una donna italiana di 44 anni. 

Secondo quanto ricostruito dalla questura, il momento di follia totale che si è consumato nel pomeriggio di lunedì comincia poco dopo le 17.30. A quell'ora il nordafricano, nel sottopasso Mortirolo, rapina una 39enne italiana. Dopo averla minacciata con la lama, le porta via il telefono cellulare. Successivamente, in via Gluck, aggredisce una salvadoregna di 58 anni. Anche qui, smartphone più tessera Atm. La donna resta ferita alla mano e finisce al Fatebenefratelli in verde. Poco dopo, sono le 17.39, lo straniero si sposta in via Sammartini. La vittima stavolta è una spagnola di 34 anni. Viene derubata di 20 euro e del cellulare. La 34enne viene portata in codice giallo al San Paolo per un trauma al volto.

Ecco allora che il 23enne, evidentemente in stato alterato, mette a segno la più sanguinosa delle aggressioni: la quarta, alle 17.47, in viale Brianza. La 'preda' - spiega ancora la questura - è un'italiana di 23 anni, andata in codice giallo al Policlinico. Rapinata della borsetta con soldi e carta di credito mentre passeggia col fidanzato coetaneo. Oltre al ragazzo, intervenuto in suo soccorso, restano feriti un uomo di 57 e uno di 68 anni. Il 68enne, con una ferita da taglio a una spalla, finisce in codice rosso al Niguarda, il 57enne, colpito a un braccio, va in rosso al San Carlo, mentre il fidanzato 23enne, ferito al torace, viene portato in giallo al Policlinico, così come la ragazza, ferita al collo. Il giovane armato fugge lo stesso. E, non sazio, in via Venini tenta un'ultima rapina contro una 44enne. Ma si ritrova i poliziotti addosso. 

Abrahman Rhasi non ha documenti. Con sé ha la refurtiva appena conquistata a suon di fendenti. Secondo quanto indicato dai poliziotti della Squadra Mobile che indagano, il 23enne non ha una fissa dimora. Dopo un ricovero in ospedale - al Fatebenefratelli dove è stato piantonato per tutta la notte - per lui si sono aperte le porte di San Vittore. È accusato di rapina pluriaggravata e lesioni. Ha un precedente del mese scorso per furto con strappo: il 6 febbraio era stato fermato dalla polfer su un treno Saronno - Lodi a Rogoredo. Era stato segnalato in quanto passeggero molesto ma nascondeva in tasca uno smartphone scippato alcune ore prima su un filobus della linea 90 di Atm. 

Le reazioni alle aggressioni in Stazione Centrale a Milano

Unanime la richiesta di maggiori controlli per l'area attorno al principale scalo ferroviario di Milano, in particolare da parte dell'opposizione. "Era stato approvato dal Consiglio comunale un emendamento di FdI con il quale si chiedevamo 100 telecamere per vigilare sull'area della Stazione Centrale e per consentire un immediato intervento della polizia locale e delle forze dell'ordine in caso di aggressioni o atti violenti, ma la Giunta venendo meno ai suoi doveri, risulta inadempiente e quindi se ne deve assumere le assumere le responsabilità". A dirlo è Andrea Mascaretti (FdI) vice presidente del Consiglio comunale. "L'emendamento di FdI per le 100 telecamere nasceva proprio dopo l'ennesima violenta aggressione avvenuta in Stazione Centrale, che aveva visto un giovane restare a terra in una pozza di sangue dopo un violento pestaggio in pieno giorno. Purtroppo dalle mie richieste era emerso che le telecamere approvate e finanziate dallo scorso bilancio non fossero ancora state installate. Spero che ora, proprio mentre stiamo votando il nuovo bilancio e a seguito delle gravi nuove violenze, la Giunta faccia il suo dovere e faccia installare le telecamere. Attendo fiducioso le risposte e soprattutto i fatti da parte dell'assessore Granelli", rincara la dose Mascaretti.

Di "grande favela" parla Silvia Sardone, eurodeputata e commissario cittadino della Lega. "La sicurezza - scrive - è stata azzerata e si rischia di morire semplicemente camminando sul marciapiede. Da tempo denunciamo una situazione invivibile intorno alla Stazione Centrale, con criminalità e degrado a ogni angolo. La sinistra in questi anni si è persino opposta ai blitz delle forze dell'ordine. Ringraziamo il sindaco Sala per aver reso Milano un inferno, sottovalutando un'emergenza che si è aggravata negli anni".

"Il problema della sicurezza in zona Stazione Centrale e vie limitrofe è diventato drammatico, senza controllo e purtroppo cresce tra l' indifferenza di tutti. Siamo profondamente delusi e arrabbiati. Chiediamo un incontro pubblico alle nostre amministrazioni, forze dell'ordine e prefettura. Non si può più stare zitti". A dirlo a nome dei cittadini è Fabiola Minoletti, vicepresidente del coordinamento dei comitati milanesi (Comitato Abruzzi Piccinni, Associazione 4Tunnel Coordinamento Comitati Milanesi, Comitato Corso Buenos Aires, Cittadini di viale Monza, Comitato Spontaneo di Via Sammartini,  Amministratori Condominiali di via Pisani, Comitato di via Vitruvio).

Il sindaco Giuseppe Sala ha detto che si tratta di un fatto grave ma che "Milano non è in emergenza". Sala in un video ha rivelato di avere trascorso "una notte non serena" e di essere in stretto contatto col prefetto cittadino, Renato Saccone. Non solo: nella giornata di martedì è in programma una telefonata col ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, al quale il sindaco chiederà "più risorse e più persone in divisa" in giro per la città. Infine il sindaco di Milano ha ringraziato forze dell'ordine e cittadini "intervenuti ieri nonostante il rischio". E ha concluso dicendo che "la sicurezza non è né di destra né di sinistra, ed eviterò sempre strumentalizzazioni".

Aggiornamento (ore 12)

Nessuna delle persone ferite dal 23enne è mai stata in pericolo di vita. Il più grave è il 68enne, che cadendo ha sbattuto la testa. È l'unico ancora ricoverato, proprio per via del trauma cranico. Tutti gli altri feriti già martedì mattina erano fuori dall'ospedale. La ragazza di 23 anni rapinata ha ricevuto una prognosi di 5 giorni per una lieve ferita all gola mentre il fidanzato di 24 anni 21 giorni per un trauma al fianco. L'altro uomo intervenuto di 54 anni ha riportato una ferita al braccio, guaribile in 15 giorni. Le altre due donne di 58 e 34 anni ferite rispettivamente in via Gluck e in via Sammartini dopo la visita in pronto soccorso di lunedì sera sono già tornate a casa con 15 giorni e 5 giorni di prognosi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cinque rapine e sei accoltellati in 20 minuti: il 23enne era stato fermato un mese fa

MilanoToday è in caricamento