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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cassina de' Pecchi

Crisi Nokia Siemens, accordo per 445 cassintegrati nel Milanese

I sindacati hanno ottenuto il ritiro dei licenziamenti e la Cis per 12 mesi per 445 lavoratori

Accordo per la Nokia Siemens Network sul piano che prevedeva il taglio 580 addetti sui mille totali (900 nell'area milanese) date le difficoltà del gruppo elettronico.

I sindacati hanno ottenuto il ritiro dei licenziamenti e la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per 445 lavoratori.

Usciranno su base volontaria 345 persone con sostegno alla ricollocazione.

"La mobilitazione e la determinazione dei lavoratori e dei sindacati hanno permesso di superare le rigidità aziendali e hanno scongiurato il rischio di provvedimenti unilaterali e dei licenziamenti, nonostante la rottura del negoziato al tavolo ministeriale lo scorso 15 ottobre - commenta Christian Gambarelli, segretario Fim Cisl Milano -. Con l'intesa raggiunta sono salvaguardati i lavoratori che saranno coinvolti nel processo di riorganizzazione, e vengono allontanati i rischi di disimpegno industriale di Nokia Siemens nel nostro Paese".

Nel pomeriggio pomeriggio di mercoledì si sono riunite le rappresentanze sindacali dei lavoratori Fim, Fiom e Uilm, che in serata hanno approvato l'ipotesi e dato mandato al Coordinamento nazionale per la ratifica al ministero dello Sviluppo economico, prevista per lunedì 29 ottobre. L'ipotesi di accordo prevede il ritiro della procedura di licenziamenti e l'apertura della cassa integrazione straordinaria per crisi per dodici mesi per 445 lavoratori. In questo periodo è prevista la rotazione della Cigs e l'integrazione del reddito dei lavoratori sospesi.

Le uscite previste dal piano di ristrutturazione sono pari a 345 persone, per le quali sono definite le incentivazioni all'esodo su base volontaria e il sostegno alla riqualificazione e alla ricollocazione. L'azienda si è impegnata inoltre a partecipare attivamente alla ricerca di nuovi investitori e ai progetti di rilancio industriale dell'area di Cassina, anche in consorzio con altri gruppi di imprese.

"L'intesa è importante in quanto rappresenta un freno alla deindustrializzazione in atto nel settore dell'Information and communication technology, che sta coinvolgendo diverse aziende e colpisce migliaia di lavoratori - sottolinea Nicola Alberta, segretario generale Fim Cisl Lombardia -. E' urgente quindi l'attuazione dell'agenda digitale da parte della Regione e del governo, oltre che il sostegno del settore e il rilancio degli investimenti, che rappresenta l'unica concreta possibilità per il nostro Paese di svolgere un ruolo protagonista in questo comparto strategico per l'industria e l'economia".

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