"Militanti picchiati dagli agenti": la polizia non ci sta e risponde alle accuse sul corteo Ramelli
"La sicurezza non ammette libero arbitrio e deliri di onnipotenza, qualunque sia il colore"
“Migliaia di persone in un pacifico corteo per ricordare Sergio Ramelli (chi era) vengono malmenate dalla polizia in assetto antisommossa a Milano. Solidarietà ai manifestanti, fra cui sono presenti numerosi feriti. Presenterò un'interrogazione al ministro dell'Interno Matteo Salvini per chiedere chiarezza su questa gestione pessima dell'ordine pubblico”. A queste parole di Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia, risponde con forza il sindacato della polizia di stato con una nota.
La reazione della polizia alle accuse di Fdi
“Dopo la manifestazione di lunedì sera a Milano - il commento di Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp polizia di Stato - assistiamo con sgomento e profonda indignazione all’ennesima assurda contestazione dell’operato delle forze di polizia che svolgono il proprio lavoro con responsabilità, competenza, professionalità e serietà. Contestazioni che sfociano nella farneticazione laddove qualcuno afferma addirittura che i poliziotti hanno malmenato i manifestanti inermi senza motivo. Affermazioni gravissime arrivate nientemeno che da un Deputato della Repubblica, che ci auguriamo vivamente venga chiamato a risponderne nelle opportune sedi. Si gioca con l’immagine e la dignità di donne e uomini in uniforme con una superficialità sconcertante”.
La cronaca del corteo 'nero' a Milano
Nel corso della serata organizzata in memoria di Sergio Ramelli, alcuni militanti di estrema destra si sono staccati dal sit-in tentando di far partire un corteo, con ciò violando il divieto imposto dal prefetto Renato Saccone. La situazione è degenerata in alcuni tafferugli e i poliziotti sono stati costretti ad eseguire due cariche di alleggerimento, durante le quali due agenti e due manifestanti sono rimasti lievemente feriti.
Azioni per cui la Procura di Milano ha aperto un’indagine per manifestazione fascista e manifestazione non autorizzata, mentre da alcuni si sono levate proteste per presunti abusi della polizia, come quella del deputato Mollicone.
Video: saluti romani al corteo per Ramelli
"Svolgere servizi di ordine pubblico in queste continue manifestazioni in cui il poliziotto è puntualmente bersaglio di violenze gratuite a prescindere è già abbastanza sfiancante, snervante e logorante – aggiunge Mazzetti – senza che si debba anche puntualmente fare i conti con le deliranti accuse di chi non potrà mai risultare credibile, perché affermare che i poliziotti non abbiano di meglio da fare che picchiare pacifici manifestanti è davvero troppo".
"Meglio sarebbe comprendere bene e fino in fondo che le prescrizioni dettate per la sicurezza pubblica devono essere rispettate, e che non c’è spazio per liberi arbitri o deliri di onnipotenza di chi pensa di stare un metro sopra al resto del mondo, qualunque sia il colore politico che ne accende un tale fanatismo da spingerlo a forzare un cordone di poliziotti che svolgono un servizio per la comunità, cioè per tutti, deliranti compresi", conclude il segretario generale Fsp.