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Cronaca

Il manager milanese che assolda un uomo per sfregiare l'ex fidanzata con l'acido

In manette la figura di spicco di una multinazionale dell'energia: secondo il pm "era ossessionato dalle donne". La sua ex è sotto protezione: l'uomo, oltre a sfregiarla, voleva ridurla su una sedia a rotelle. Il piano sventato in tempo dalla polizia

Voleva far sfregiare il volto della sua ex fidanzata con una sostanza a base di acido e costringerla in sedia a rotelle simulando una aggressione fisica a scopo di rapina per vendicarsi della fine della loro relazione, e non ha esitato a prendere contatti sul dark web con un killer italiano a cui ha offerto un pagamento in bitcoin per 10mila euro. La squadra mobile di Roma, insieme alla polizia postale della capitale, ha scoperto il progetto sul nascere ed è riuscita a bloccarlo, arrestando l'uomo.

Si tratta di un 38enne, laurea in Ingegneria civile al Politecnico, residente a Bollate (Milano), che lavora a Roma ed a capo dei servizi di Qualità e Sicurezza di una grossa multinazionale italiana dell'energia. L'uomo, proprio sul luogo di lavoro, ha conosciuto la vittima, una 27enne con cui ha avuto una relazione sentimentale di quasi due anni. Relazione poi terminata nel mese di luglio del 2020. Subito dopo, non demordendo, il manager ha preso a contattare la donna, con insistenza, cercando di convincerla a tornare sui suoi passi e, almeno in una occasione, ottenendo un incontro con lei con la scusa di discutere di questioni di lavoro. 

Il sicario trovato sul dark web

Nel frattempo ha iniziato a formarsi nella sua testa il piano per "punirla" della rottura sentimentale. Cercando e reclutando sul dark web, nel sito "Internet Assassins", l'uomo che avrebbe messo in pratica la sua violenta vendetta. Voleva farle del male fisicamente, sfigurandola con l'acido ("ma senza accecarla") e costringendola alla sedia a rotelle, paralizzata, suggerendo all'uomo reclutato di inscenare una rapina violenta e fornendogli l'indirizzo di casa e il profilo Facebook della donna.

Il piano è stato sventato perché la polizia tedesca ha intercettato le conversazioni tra il manager e il sicario, nonché il primo passaggio di denaro in bitcoin. Immediata la segnalazione da parte del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia: così l'indagine, diretta dalla procura di Roma (pm Daniela Cento), si è avviata identificando la vittima e poi l'intera vicenda, in tempo per bloccarla sul nascere. Il responsabile è stato individuato grazie all'analisi delle transazioni finanziarie e dalla ricostruzione della vita privata della donna, soprattutto circa le sue passate frequentazioni.

"Personalità ossessionata"

Si è così scoperto che, proprio mentre iniziava a mettere a punto il suo piano criminale attraverso il dark web, l'uomo non aveva smesso di cercare di riconquistare la sua ex fidanzata, ad esempio mandandole fiori, anche a Natale del 2020. Secondo il gip di Roma che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, Daniela Caramica D’Auria, si tratta di "una personalità morbosa e ossessionata dalla figura femminile". In casa sua sono stati trovati libri su "come capire il cervello delle donne".

Il manager ha ammesso l'addebito. Durante la perquisizione effettuata a casa sua, davanti agli agenti, il 38enne ha aperto il computer e contattato l'intermediario (ancora senza un nome, come il killer) per annullare la richiesta di sfregiare e fare violenza sulla sua ex fidanzata. Confessando anche di averne avuto l'intenzione, per "lasciare un segno indelebile sul suo corpo come lei lo aveva lasciato nella mia persona".

Ma non vi è prova che l'annullamento dell'incarico sia giunto effettivamente al killer, per cui l'autorità giudiziaria della Capitale ha deciso di mettere sotto protezione la ragazza.

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