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Cronaca

Università, nasce lo sportello contro il caro affitti

L'iniziativa dell'Unione degli Universitari e del Sunia-Cgil

La Cgil e l'Unione degli universitari scendono in campo, concretamente, per aiutare gli studenti fuorisede su un problema che, a Milano, è ormai endemico: il caos affitti. Sono circa 53 mila i fuorisede a Milano, su un totale di circa 200 mila iscritti agli atenei cittadini. Per loro viene creato lo sportello "Sos Affitti", che parte da un'analisi accurata della questione abitativa in modo da avviare politiche concrete insieme alle istituzioni.

Il Sunia (sindacato inquilini collegato alla Cgil) offrirà assistenza legale agli studenti fuorisede e cercherà di promuovere i contratti a canone concordato, che a Milano sono poco diffusi. Lo sportello sarà il luogo fisico in cui chiedere assistenza ma anche denunciare i casi di affitto in nero, ancora molto (troppo) diffusi. Erroneamente molti studenti pensano di risparmiare accettando il nero, non rendendosi conto che, in tal modo, non c'è un contratto di locazione a tutelarli; inoltre - non ultimo - il proprietario di casa potrà evadere le tasse, soprattutto se accetta il pagamento in modo non tracciabile (contanti).

"Il diritto allo studio è legato a doppio filo alla sostenibilità dei costi soprattutto abitativi", spiega Carlo Dovico, coordinatore dell'Udu Milano. "Siamo nella città più cara d'Italia: a settembre 2015, il costo per un posto letto va da 250 a 450 euro, per una camera singola da 400 a 450 euro". Secondo i calcoli dello studio, una famiglia con reddito di 32 mila euro spende circa il 30-35% del bilancio annuale per mantenere un figlio studente fuorisede, tasse universitarie escluse. 

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