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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Afol nella bufera: i revisori contestano la gestione

Nel mirino il presidente Silvia Sardone. Gatti (Rifondazione): "Azzerare l'intero cda"

L'Afol (agenzia formazione orientamento lavoro della provincia) è nella bufera. Il 5 aprile i tre revisori dei conti hanno scritto nero su bianco che l'azienda è "gestita male e amministrata peggio". Problemi contabili, di amministrazione e di gestione che risalgono ad alcuni esercizi fa e che - secondo i revisori - si perpetuano. Particolarmente nel mirino la presidentessa Silvia Sardone, arrivata in Afol a fine 2012 con una consulenza da 25mila euro  Ma tra le denunce anche il fatto che il consiglio d'amministrazione riunitosi il lunedì di Pasquetta "ha deciso, retroattivamente, la diminuzione dei compensi spettanti ai revisori".

Di recente Afol era stata oggetto di una interrogazione urgente in consiglio provinciale, presentata dal Partito democratico, su spese "folli" per sedie, banchi e scrivanie: 400mila euro in totale, che a conti fatti significa - per esempio - 400 euro a sedia per gli alunni dei corsi. Nell'interrogazione si legge tra l'altro che le tre aziende di Treviso fornitrici hanno fatto spendere alla provincia più di quanto appare nei loro cataloghi al pubblico. Ad esempio, una cassettiera a tre cassetti della Zalf, che al pubblico costa 256 euro, nel bando costa 486 euro. Si tratta di due bandi a chiamata per arredi d'aula e arredi d'ufficio aperti nel luglio 2012.

Nella bufera anche il direttore generale Luigi Degan, diventato tale nell'aprile 2012. Contro la nomina le opposizioni di centrosinistra (e uno degli esclusi) avevano fatto ricorso al Tar: che, nel dicembre 2012, si era pronunciato confermando che Degan non avrebbe avuto i requisiti richiesti. Degan aveva però fatto contro-ricorso al Consiglio di Stato, che ha respinto la questione come non di sua competenza. Ora Degan si pronuncia sulle presunte schermaglie tra lui e la presidente Sardone: "Sono stato di fatto esautorato da alcune mie mansioni", è il virgolettato riportato dal Corriere della Sera. E sempre dalle pagine del Corriere dichiara che sui bandi per gli arredi scolstatici "abbiamo sospeso gli ordini e ancora oggi è tutto bloccato".

Massimo Gatti, della lista Un'altra Provincia-Prc-Pdci, chiede ora l'azzeramento del consiglio d'amministrazione: "E' l'unico modo - afferma - per rilanciare un servizio assolutamente necessario, come quello di qualità offerto da Afol, su un tema importantissimo come quello dell'occupazione".

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