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Cronaca Senago / Via Novella Agostino

Omicidio Tramontano, trovati un ceppo di coltelli (in casa) e i documenti in un tombino

Investigatori e inquirenti sono entrati per la prima volta nella casa di Senago in cui è stata uccisa Giulia Tramontano

Un ceppo di coltelli sul forno, all'interno della cucina della loro casa di Senago. Patente, bancomat e carta di credito sul fondo di un tombino. Tutti oggetti posti sotto sequestro. Sono i punti fermi da cui riparte l'indagine sull'omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese ammazzata a colpi di coltello dal suo compagno, il 30enne Alessandro Impagnatiello, che ha confessato il delitto.

Nella mattinata di martedì 6 giugno, per la prima volta, i carabinieri sono entrati nell'abitazione della coppia, casa posta sotto sequestro lo scorso mercoledì, quando Giulia era ancora formalmente data per scomparsa, dopo la denuncia presentata proprio dal killer, che ha ammesso di averla uccisa sabato sera dopo che lei aveva scoperto la sua doppia vita e la sua “altra donna”, una collega 23enne che era anche rimasta incinta prima di abortire, a gennaio scorso.

Si cerca il coltello con cui è stata uccisa Giulia

Il primo ad arrivare è stato l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, il legale della famiglia della vittima. Poi, alle 11 in punto, gli specialisti della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri, che sono entrati dai box. Quindi, pochi minuti dopo, i pm Letizia Mannella e Alessia Menegazzo, che coordinano le indagini.

Investigatori e inquirenti hanno cercato l'arma del delitto che - stando a quanto confessato dall’arrestato - dovrebbe essere un coltello da cucina, lavato e poi posato su un ceppo. L'avvocato del barman killer, parlando con i giornalisti ha detto che l'oggetto che ha spezzato la vita di Giulia è stato trovato e sequestrato. I carabinieri, interpellati da MilanoToday, non hanno confermato la versione del legale; hanno puntualizzato che è stato trovato il ceppo di coltelli (a cui faceva riferimento il barman). Successivamente i detective hanno passato al setaccio il bagno dell'abitazione, dove Impagnatiello ha cercato di bruciare il corpo di Giulia nella vasca; proprio qui sono state trovate alcune parti leggermente annerite. Infine sono state trovate alcune tracce ematiche su una parete della sala. Sangue che, con ogni probabilità, sarebbe della giovane.

I rilievi sono serviti soprattutto per trovare riscontri alla confessione del 30enne e per verificare la presenza di eventuali complici, che potrebbero averlo aiutato a disfarsi del corpo, lasciando però delle tracce. 

Omicidio di Senago, carabinieri sulla scena del crimine (foto Guarino)

Senago, ma non solo. Carabinieri e vigili del fuoco hanno recuperato patente, carta credito e bancomat di Giulia Tramontano. Tutti gli effetti sono stati trovati nei tombini dietro al McDonald's di viale Rubiconde a Milano. Proseguono le ricerche per individuare e recuperare il telefono della giovane che, secondo quanto messo a verbale, sarebbe stato gettato dallo Stesso Impagnatiello, in un tombino nei pressi della fermata di Comasina. Sul posto sono al lavoro sia i militari dell'arma che i pompieri.

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