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Cronaca

Vuole fare sesso in carcere con sua moglie, poi aggredisce un agente a calci nei testicoli

Agente della polizia penitenziaria aggredito nel carcere di Bollate. La denuncia del Sappe

Prima si è appartato con sua moglie. Poi, quando un agente di polizia penitenziaria lo ha ripreso, si è scagliato contro di lui. Quindi, non contento, ha aggredito anche un collega della vittima, subito intervenuto. 

Aggressione martedì pomeriggio nel carcere milanese di Bollate, dove un agente è rimasto ferito dopo essere stato colpito da un detenuto italiano, che dovrà restare in cella per un altro anno per una condanna per rapina. 

Agente aggredito in carcere a Bollate

L’aggressore, secondo quanto riferito dal sindacato Sappe, è stato sorpreso dagli agenti in atteggiamenti molto intimi con sua moglie nell'area verde del carcere e soltanto l’intervento del poliziotto ha evitato che marito e moglie iniziassero a fare sesso. 

A quel punto, però, il detenuto ha reagito in malo modo e ha colpito l’agente con un calcio nei testicoli, prima di spintonare e strattonare un secondo poliziotto. 

“Il detenuto è stato comunque contenuto e posto in isolamento - spiega il Sappe -, mentre il collega colpito è stato trasportato presso il pronto soccorso e successivamente dimesso con una prognosi di sette giorni”.

“È stata un’esperienza allucinante - confessa il segretario generale del Sappe, Domenico Capece -, gestita con grande sangue freddo e professionalità dai bravi agenti di polizia penitenziaria di Bollate”. 

Si tratta - l’accusa di Alfonso Greco, segretario lombardo del sindacato - “dell’ennesimo grave fatto, che sono certo non mancherà di essere etichettato come ‘fatto isolato’ da parte di chi intende difendere un’immagine di Bollate diversa dalla realtà”. 

Carcere di Bollate, tra evasioni, aggressioni e risse

Non è la prima volta che il carcere di Bollate diventa teatro di risse e aggressioni ai poliziotti. 

A marzo scorso, proprio nel penitenziario milanese, cinque detenuti si erano sfidati in una furibonda rissa a colpi di spranghe di ferro. Due di loro erano finiti in ospedale per farsi medicare le ferite, mentre altri tre erano stati portati in infermeria. 

Soltanto pochi giorni dopo, tra le celle era andata in scena una vera e propria rivolta con i detenuti che avevano sfidato gli agenti, impegnati nelle classiche ispezioni, con mazze di legno e sgabelli. 

E proprio nel carcere di Bollate, che da tempo scommette su percorsi di reinserimento e riabilitazioni dei detenuti, si sono contate otto evasioni nel solo 2017.
 

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