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Cronaca Stadera / Via Giulio Carcano

Martina e Alex: le reazioni degli avvocati alla condanna a 14 anni

Il difensore di Alex: "Se Martina parlasse, lui sarebbe scagionato". Quello di Martina: "Ricorriamo in appello"

Il legame tra i due amanti Martina e Alexander sembra incrinarsi, almeno dal punto di vista processuale.

Dopo la condanna a 14 anni di carcere (il pm ne aveva chiesti 15) per l'aggressione con l'acido al 22enne Pietro Barbini, che aveva avuto in passato una breve storia con Martina, i due legali difensori mostrano chiaramente un diverso approccio e una diversa valutazione. Ermanno Gorpia, che difende Alexander, ha affermato - parlando coi giornalisti - che "se Martina dicesse realmente come si sono svolti i fatti, lui verrebbe sicuramente scagionato".

"Il paradosso è che per dire come si sono realmente svolti i fatti - ha continuato l'avvocato Gorpia - dovrebbe riconoscere altri episodi forse addirittura più gravi di questo e quindi lei non può dire la verità". Nella memoria difensiva Alexander ha affermato di avere saputo da Martina che voleva purificarsi con dieci anni di carcere ma di avere ignorato sempre in che modo volesse farsi incarcerare.

Annuncia il ricorso in appello Daniele Barelli, legale difensore di Martina, dopo avere cercato inutilmente la corte a riconoscere il vizio parziale di mente alla giovane che, tra l'altro, è incinta di Alex. "Le sentenze si rispettano ma le nostre ragioni sono state accolte solo parzialmente", ha affermato Barelli: "Abbiamo argomenti per l'appello e li faremo valere". 

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