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Cronaca Porta Venezia / Via Palestro

Aggredì passanti con mattone, scarcerato subito. Milano s'interroga

Dopo i tre omicidi col piccone e il duplice omicidio di Casate, fa notizia l'immediata scarcerazione di una persona che aggredì i passanti senza motivo

Dopo la drammatica furia omicida di Mada Kabobo, il ghanese di 31 anni che ha ucciso tre persone a picconate sabato scorso a Milano, la città, ancora stravolta, cerca di comprendere quale sia il modo migliore per prevenire e 'proteggersi' da questo di eventi. Episodi, tra l'altro, a detta degli esperti, per nulla prevedibili.

Senza dubbio, in questo senso può essere letto l'arresto di un cittadino senegalese venditore ambulante di libri che aveva accumulato diverse denunce per aggressione ai danni di tutte le donne disinteressate dei suoi testi. L'uomo, 32 anni, non era mai stato portato in carcere perché non era particolarmente violento. 

Nell'ambio ventaglio delle sue piccole molestie (sputi, spintoni, pugni, urla, insulti, 'librate'), non c'era mai un fatto realmente violento tale da giustificare l'arresto, ma questa settimana, dopo l'ennesimo episodio in centro, è stato arrestato.

Osservando attraverso la medesima lente, fa notizia la scarcerazione di un 35enne portoghese di origini africane che, arrestato per aver aggredito con un mattone, senza motivo, alcuni passanti, è rimasto in carcere per meno di un mese. 

Ne dà notizia Michele Focarete sul Corriere della sera. Il giornalista raccoglie la testimonianza di una delle vittime del lusitano di Angola. Un manager di 62 anni, C. V., che racconta di aver rivisto il suo aggressore (l'uomo gli fratturò il naso con un colpo di mattone in faccia) a spasso vicino al luogo del pestaggio. Tra l'altro, da quel che risulta al 62enne, il gigante africano aveva ridotto male altre 4 persone quello stesso giorno tra porta Venezia e Palestro. A quanto pare a uno aveva staccato un orecchio a morsi. Ma in meno di un mese è di nuovo libero. Contrasto alla criminalità che si scontra con un apparato giudiziario e legislativo non sempre all'altezza.

La scia di sangue iniziata da Kabobo, per la quale ci sarà un giorno di lutto cittadino, è stata rimarcata dal duplice omicidio di Davide Sapadari. L'operaio che ha ucciso senza pietà un padre e suo figlio, colpevoli a suo dire, di un'eccessiva rigidità sul posto di lavoro. 

Vende libri e picchia chi non li compra: arrestato © Mesa/MilanoToday

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