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Cronaca

Coronavirus, all'ospedale Buzzi supporto psicologico gratis per i bambini covid positivi

A far fronte a questa emergenza silenziosa il team del progetto Timmi, Team per l’identificazione del maltrattamento a Milano, un’iniziativa avviata da Terre des Hommes

Ansia, disturbi del sonno, irritabilità. Il Covid 19 ha lasciato i suoi segni, profondi, anche nei bambini, spesso dimenticati nei dibattiti e nelle decisioni assunte in questi mesi di emergenza. Eppure il Covid ne ha colpiti quasi 5mila fisicamente e, psicologicamente, ne ha segnati sicuramente di più. Nei casi in cui si è resa necessaria l’ospedalizzazione, l’esperienza traumatica del ricovero e lo stress causato dall’allontanamento forzato dai propri genitori, così come dall’isolamento e dalla perdita prolungata delle proprie abitudini imposte dal lockdown, possono, infatti, avere delle ripercussioni psicologiche ed emotive importanti, soprattutto fra i più piccoli, in questa seconda fase dell’emergenza e nei mesi successivi.

Il coronavirus nei bambini, le conseguenze psicologiche

A far fronte a questa emergenza silenziosa il team del progetto Timmi, Team per l’identificazione del maltrattamento a Milano, un’iniziativa avviata da Terre des Hommes in collaborazione con l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano. Loro hanno deciso di fornire gratuitamente supporto psicologico ai piccoli pazienti che nel corso dell’emergenza sono stati ricoverati per Covid-19 e alle loro famiglie, per aiutarli ad affrontare il disturbo post-traumatico da stress. Questo servizio affianca l’attività per cui il progetto Timmi è nato lo scorso anno grazie a un finanziamento di Esselunga: l’intercettazione delle fragilità familiari e il supporto psicologico dei genitori in ottica di prevenzione del maltrattamento sui bambini.

“Il Covid-19 – dichiara Lucia Romeo, pediatra dell’Ospedale Buzzi e responsabile del progetto Timmi – è risultata essere un’esperienza psicologicamente pesante per tutti noi, e a maggiore ragione per quelle famiglie che hanno avuto un bambino ricoverato in ospedale o per i bambini rimasti soli a casa perché i genitori erano ricoverati o ascoltavano notizie riguardanti parenti e amici malati o morti. Era necessario offrire loro un accompagnamento professionale in questa Fase 2 per superare il disturbo post traumatico da stress. Grazie, infatti, all’equipe multidisciplinare del Timmi composta da pediatri, psicologi e psicoterapeuti, e all’aiuto della telemedicina, i bambini e i genitori vengono monitorati e supportati a distanza al fine di intercettare e gestire la presenza di eventuali comportamenti problematici, vissuti d’ansia, disturbi del sonno, irritabilità, o manifestazioni di paura”.

L’equipe del Timmi, infatti, intercetta potenziali situazioni di rischio già in fase di accesso al Pronto Soccorso rilevando eventuali relazioni disfunzionali tra bambino e caregiver che, ove non riconosciute prontamente, potrebbero sfociare in maltrattamento. Lo staff coadiuva i medici al triage in fase di diagnosi e successivamente offre un supporto alle famiglie identificate come fragili.

Il progetto Timmi

“Il progetto Timmi è uno dei punti d’arrivo del lavoro svolto da Terre des Hommes negli ultimi 10 anni sul fronte del contrasto e prevenzione della violenza sui bambini, avviato con studi e analisi del fenomeno e successive azioni di sensibilizzazione rivolte alle istituzioni e al grande pubblico – dichiara Federica Giannotta, responsabile Progetti Italia di Terre des Hommes – Troppo spesso la violenza sui bambini è difficile da riconoscere in molte delle sue forme, penso al neglect, alla violenza psicologica, alla shaken baby syndrome e tante altre. Per questo è così importante che gli Ospedali siano dotati di professionisti in grado di intercettarle e riconoscerle”.

Nella prima indagine sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti realizzato dalla Fondazione Terre des Hommes su mandato dell’Autorità Nazionale Garante per l’Infanzia, nel 2015, per la prima volta si è registrato il numero dei bambini maltrattati in Italia: oltre 91.000. Da qui l’urgenza di stringere un’alleanza con 6 eccellenze ospedaliere italiane per raccogliere e diffondere le buone pratiche di identificazione precoce di forme di maltrattamento, come la Shaken Baby Syndrome. La collaborazione con il Buzzi di Milano ha dato vita all’ambulatorio Timmi – inaugurato il 24 ottobre 2019 e presente in modo stabile all’interno dell’ospedale con un’equipe specializzata – che svolge la duplice azione di prevenzione e cura, con l’intercettazione e il supporto delle fragilità familiari per la prevenzione del maltrattamento.

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