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Cronaca Ortica / Via Raffaele Rubattino

Altri 22 alberi abbattuti a Milano, tra cui la magnolia che faceva ombra all'asilo

"Diciamo basta", scrivono i residenti

Altri 22 alberi adulti abbattuti a Milano. Succede in via Rubattino, nell'area dove sorgerà una nuova scuola primaria. A denunciarlo il gruppo di attivisti 'Forestami e poi Dimenticami?'.

"Lunedì scorso sono stati abbattuti diversi alberi d'alto fusto nella parte del cantiere adiacente la scuola di infanzia di Rubattino - scrive si legge sulla pagina social dell'associazione ambientalista -.  Tra di essi, una grande magnolia che regalava un po' di ombra al giardino dell'asilo, assolato perché realizzato pochi anni fa piantando alberelli giovani. È possibile che nemmeno il progetto di una nuova scuola primaria, vicina a un asilo preesistente, possa essere fatto rispettando gli alberi adulti già esistenti, preziosi per ombra e qualità dell'aria? Chi continua ad approvare alla leggera questi abbattimenti? O forse la domanda giusta è: chi continua a non occuparsi di esaminare i progetti e le richieste di abbattimento?".

"È veramente necessaria la bonifica profonda del sito, visto che un tempo ospitava semplicemente la mensa della Innocenti? - prosegue il gruppo -. Questo consumo di alberi adulti deve finire. Nel cantiere di Rubattino sono presenti diversi altri grandi alberi, sul lato opposto all'asilo. Avranno i giorni contati anche questi?".

In questi giorni anche in piazzale Baiamonti si affronta un problema analogo, con i residenti che chiedono di salvare i grandi tigli e lo storico glicine e il Comune che è pronto ad abbatterli per fare spazio alla seconda piramide dello studio di architettura Herzog, che sarà gemella di quella sede della Fondazione Feltrinelli e ospiterà il nuovo Museo della Resistenza. Per risparmiare le piante hanno firmato già 50mila milanesi, tra cui personaggi dello spettacolo come i comici Giovanni Storti e Germano Lanzoni e i componenti della band Elio e le storie tese. Nonostante i numerosi appelli per tutelare l'ultimo angolo di verde del quartiere, sia il sindaco Sala sia l'Anpi si sono detti decisi a procedere con la costruzione anche se questo vorrà dire sacrificare gli alberi. Altrettanto inascoltate erano rimaste le richieste degli abitanti di Porta Romana, che avevano chiesto di lasciare in vita lo storico platano vicino al chiosco di Giannasi: dopo alcune perizie il Comune aveva deciso di abbatterlo per motivi di sicurezza.

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