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Cronaca

"In preda ad un totale sbandamento morale e umano, incapace di reagire"

E' descritto così don Alberto Barin, in un passaggio dell'ordinanza relativa al pericolo di reiterazione di reati, firmata dal gip di Milano Enrico Manzi

"L'indagato, nell'arco dei pochi mesi in cui è stato sottoposto ad indagine, ha 'collezionato' una serie impressionante di approcci a sfondo sessuale e appare, francamente, in preda ad un totale sbandamento morale e umano, incapace di reagire ai suoi istinti, dimentico dei doveri della sua vocazione e letteralmente in preda ad una totale incapacità di contenersi (ben sapendo, oltretutto, che sarebbe incappato prima o poi in una denuncia, visto che le persone con cui entrava in contatto erano sostanzialmente degli estranei, conosciuti da pochissimo tempo)".

E' quanto si legge in un passaggio dell'ordinanza relativa al pericolo di reiterazione di reati, firmata dal gip di Milano Enrico Manzi, che martedì pomeriggio ha portato all'arresto di don Alberto Barin, cappellano di San Vittore, con le accuse di violenza sessuale e concussione.

"Appare inoltre - prosegue il gip - preminente e urgente porre fine con la massima determinazione a questo deplorevole stato di cose che getta il massimo discredito alla organizzazione penitenziaria, oltre che allo specifico servizio religioso fornito dalla amministrazione".

"I contatti che l'indagato ha allacciato con i detenuti in questi anni, inoltre - scrive il gip in un altro passaggio - potrebbero essere utilizzati per impedire che altri detenuti oggetto delle sue attenzioni sessuali possano rivelare episodi ancora sconosciuti".

Secondo l'accusa sarebbero sei le persone che hanno subito i presunti abusi (toccamenti) alcuni dei quali, stando alle indagini, hanno ammesso che erano costretti dal loro stato di bisogno, misto al timore reverenziale. Domani il gip che ha firmato l'ordinanza andrà nel carcere di Bollate per l'interrogatorio di garanzia del cappellano.

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