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Cronaca Canegrate

Scavalca e viene travolto dal treno: morto Alessio, papà di un bimbo di nove mesi

L’uomo è morto dopo una lunga agonia. Lascia una moglie e un figlio piccolo. Il dramma

Non ce l’ha fatta Alessio Rizzato, il trentanovenne di Albiate che era stato investito l’11 luglio scorso da un treno nella stazione di Canegrate. L’uomo, ricoverato in condizioni gravissime da quella tragica mattina, si è spento lunedì, quando i medici non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso. 

L’11 mattina, stando a quanto ricostruito dalla Polfer, il trentanovenne - che da un anno viveva a San Vittore Olona - era arrivato in macchina nei pressi della stazione e, probabilmente per risparmiare tempo, aveva scavalcato la recinzione di via Volontari della Libertà senza usare il sottopasso. A quel punto, l’impatto con il convoglio in arrivo - un treno Trenord Milano-Domodossola - era stato inevitabile. 

Alessio era riuscito a resistere al primo, violentissimo, impatto, ma dopo giorno di agonia per lui non c’è stato più nulla da fare. 

Molto conosciuto ad Albiate, con un passato nella locale squadra di calcio, la vittima lascia una moglie e un bimbo di nove mesi. 

Due morti investiti da un treno in una sola sera

L’ultimo si conferma un periodo tragico sui binari milanesi. 

Lo scorso 20 luglio - quasi negli stessi istanti - erano morti lo street artist Mauro Mantovani, investito da un convoglio a Sesto San Giovanni, e una ragazza diciannovenne, travolta da un treno in stazione a Legnano

Entrambi, avevano poi accertato le indagini, si erano tolti la vita volontariamente
 

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