Allarme bomba in Centrale, la verità delle telecamere: pacco lasciato da tre ragazzini
Sarebbero stati tre ragazzi a lasciare il finto pacco bomba che lunedì ha letteralmente mandato in tilt la stazione centrale. L'assessore Rozza: "Non è stato dimenticato"
Le certezze sono poche, ma inattaccabili. Primo: quel pacco, proprio per il modo in cui era stato confezionato, voleva sembrare un pacco bomba. Secondo: a lasciarlo lì, sulla banchina della stazione metropolitana di Milano centrale, sono stati tre ragazzini, tutti giovanissimi.
Sono nelle immagini delle telecamere di sicurezza di Atm, i momenti immediatamente precedenti all’allarme bomba che lunedì pomeriggio ha mandato letteralmente nel caos la Centrale e tutte le vie limitrofe. Nei video, già analizzata dagli investigatori, si vedono tre giovani - due ragazze e un ragazzo - che arrivano sulla banchina, si guardano attorno e lasciano il pacco accanto a un cestino.
Mancano pochi minuti alle 17 quando un viaggiatore lo nota e dà l’allarme, mettendo in moto la macchina dei controlli - impressionante il numero di forze dell’ordine sul posto - e costringendo Atm a bloccare la M2 e la M3 per più di un’ora.
Allarmismo più che giustificato però, perché il finto pacco bomba di lunedì era diverso da tutti gli altri trolley, valigie o borsoni che già in passato avevano fatto scattare l’allarme. La finta bomba - una scatola di legno con all’interno una vecchia autoradio coperta da una busta di plastica con dei cavi in evidenza - “non era stata dimenticata lì”, ha spiegato l’assessore alla sicurezza Carmela Rozza.
Sulla sua stessa lunghezza d’onda il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che in serata ha spiegato: “Probabilmente aveva finalità allarmistiche, ma innocue”.
Una bravata, forse, che ha avuto conseguenze ben più gravi. E i tre ragazzi, tutti ignoti, potrebbero presto essere indagati per procurato allarme.
