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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Voto di scambio, Ambrogio Crespi lascia il carcere: accolto il differimento di pena

Il regista è accusato di avere procurato voti all'ex assessore di centrodestra in Lombardia Zambetti attraverso presunte conoscenze con ambienti della 'ndrangheta. Lui si è sempre proclamato innocente

Uscirà dal carcere di Opera il regista Ambrogio Crespi, condannato in via definitiva a sei anni di reclusione con l'accusa di voto di scambio servendosi anche di conoscenze legate alla 'ndrangheta. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di differimento della pena.

Crespi era finito nell'inchiesta sul voto di scambio in favore di Domenico Zambetti, ex assessore della giunta Formigoni, in occasione delle elezioni regionali del 2010. Dopo la condanna, Crespi si era costituito l'11 marzo 2021. Nel 2012, prima del processo, il regista aveva scontato sempre ad Opera 200 giorni di carcerazione preventiva, di cui 65 in isolamento, e dopo la precedente scarcerazione aveva girato un docufilm, "Spes contra Spem - Liberi dentro", sulla vita in carcere.

Incastrato da un'intercettazione ma l'intercettato ritratta

Il regista si è sempre proclamato innocente. Nel 2017 venne condannato in primo grado a dodici anni di reclusione, sei in più rispetto alla richiesta del pm. Secondo l'accusa avrebbe procurato tremila voti a Zambetti (al prezzo di 50 euro ciascuno) "pescandoli" da ambienti legati alla 'ndrangheta, sulla base di una intercettazione telefonica tra due uomini, uno dei quali poi ritrattò dicendo che «la storia dei voti procurati da Crespi a Zambetti me la sono inventata». Il processo d'appello, nel 2018, ridusse la condanna a sei anni. Il ricorso in Cassazione è stato rigettato rendendo definitiva la condanna a marzo 2021.

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