"Sono amica di Napolitano" e otteneva mutui: sarà condannata a chiedere scusa
Si avvia il patteggiamento per una donna che chiese mutui (ma anche biglietti per la Scala) spacciandosi per amica o nipote del presidente: dieci mesi e una lettera di scuse a Napolitano
Una dottoressa di Niguarda dal tribunale di Milano potrà (salvo sorprese) patteggiare dieci mesi ma dovrà chiedere scusa a Giorgio Napolitano. Perché? Per avere chiesto e ottenuto "corsie preferenziali" millantando un'amicizia o un legame parentale con il presidente della repubblica.
Ottenne per esempio tre mutui con Intesa San Paolo (aprile 2012) scrivendo al presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli e affermando di essere la nipote del presidente. Come riferisce "La Repubblica", Bazoli girò la pratica a un funzionario, "come da prassi" (disse poi ascoltato come testimone). La prima volta si spacciò invece per il medico napoletano Mario Condorelli, che è stato parlamentare della Dc e che di Napolitano è molto amico, "raccomandando" sé stessa. Non ebbe invece successo quando cercò di ottenere due biglietti per la "prima" della Scala spacciandosi per Donato Marra, segretario generale del Quirinale: Marra venne a sapere della lettera e denunciò la dottoressa.
In attesa del via libero definitivo da parte del gup, è assai probabile che la vicenda si concluda con il patteggiamento a dieci mesi per falso in scrittura privata e sostituzione di persona. Ma il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli ha posto una condizione ben precisa, ovvero che la donna scriva una missiva di scuse al presidente della repubblica.