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Metropolitana M2: maxi investimento da 36,6 milioni per ammodernare la linea

E’ importante anche ricordare che Atm eseguirà questi lavori senza sostanzialmente impattare sul servizio: con lavori notturni e silenziosi grazie a nuove tecniche

Maxi investimento da 36,6 milioni di euro per l'ammodernamento della linea M2 della metropolitana. A quasi 50 anni di distanza dalla nascita, inizieranno i primi interventi di manutenzione e ammodernamento. Atm, infatti, ha recentemente lanciato la gara per realizzazione della prima fase di un importante investimento sulla rete elettrica nelle tratte Cimiano-Gorgonzola/Cascina Gobba-Cologno Nord. Si tratta di lavori coperti da fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da risorse proprie di Atm.

L’infrastruttura è in del comune di Milano ma Atm ha comunque ritenuto coerente intervenire con proprie risorse, quindi in autofinanziamento, per non rischiare di perdere il contributo ministeriale che permette di portare a termine un progetto complessivo del valore di 76,6 milioni di euro.

“L’intervento in questione è di importanza strategica per la M2, una linea che merita interventi anche molto più radicali non appena Governo, Regione e Comune individueranno risorse per questo cruciale progetto, aspetto che a noi di Atm, gestori della rete, sta molto a cuore. Ma il rifacimento della rete elettrica sul tratto est della verde aumenterà la qualità e l’affidabilità in termini di servizio. Si tratta della linea più lunga della nostra rete metropolitana, che ha raggiunto ormai numeri di carico passeggeri enormi, in aumento ogni anno quasi del 3%, oltre a coprire punti nevralgici della città, come le principali stazioni ferroviarie o gli interscambi modali con le autostrade”. Ha dichiarato Bruno Rota, presidente e direttore generale di Atm.

E’ importante anche ricordare che Atm eseguirà questi lavori senza sostanzialmente impattare sul servizio: con lavori notturni e silenziosi grazie a nuove tecniche.

Gli interventi in progetto hanno lo scopo di migliorare la potenzialità della linea, intesa come capacità di meglio “reggere” l’attuale numero di treni in circolazione, ormai più che raddoppiato rispetto alla configurazione originaria della linea stessa, con la possibilità di prevedere una ulteriore concentrazione, ossia un numero di treni in circolazione ancora più elevato in un prossimo futuro.

La linea M2 infatti ha oggi in campo quasi 50 treni in circolazione nell’orario di punta, come la linea rossa: ciò è dovuto da un lato al fatto che il tratto all’aperto raccoglie tutto il pendolarismo su Milano, sin quasi al confine con la provincia di Bergamo, comprese le tangenziali di ingresso alla città e i relativi parcheggi di interscambio, e dall’altro la circostanza che nel tratto urbano la linea collega tutte le principali stazioni ferroviarie di Milano ed i relativi poli universitari, creando una vera direttrice di forza trasversale su cui insiste buona parte degli spostamenti cittadini.

La M2 rappresenta la linea più estesa della rete metropolitana di Milano, con una lunghezza pari a circa 40 km, con ben 35 stazioni. L’andamento del numero di passeggeri/anno dal 2005 al 2015 risulta in continua crescita. Negli ultimi 10 anni la crescita è stata del 29,4% (l’incremento dei passeggeri metro complessivamente, su tutte le linee, nello stesso periodo di tempo è del 26% circa), si è passati dai quasi 89 milioni di passeggeri nel 2005 a quasi 115 milioni di persone nel 2015, con una media percentuale annua di crescita del 2,6.

Le infrastrutture della linea interessate in questa fase sono riferite agli impianti di alimentazione ed elettrici interurbani nella tratta Cimiano-Gorgonzola e Cascina Gobba-Cologno Nord: si inizia quindi dalla periferia, dove le esigenze di rinnovamento sono maggiori anche per l’esposizione diretta alle condizioni meteo.

I lavori saranno divisi in due fasi, la prima fase riguarderà la tratta Cimiano-Gorgonzola e la seconda la tratta Cascina Gobba-Cologno Nord.
Gli interventi coinvolgeranno due macro-aree degli impianti elettrici: la prima riguarda il rifacimento delle sottostazioni elettriche di conversione (SSE), cioè i nodi che trasformano e forniscono energia elettrica alla catenaria di contatto e quindi ai treni, che si trovano a Rombon, Cascina Gobba, Cassina De Pecchi e Gorgonzola e nella seconda fase Cologno Nord, Gessate e Cantalupa.

Dopo i lavori le SSE aumenteranno la potenza (da 6 MW a 7,2 MW). Saranno anche sostituiti 11 gruppi elettrogeni di continuità nella tratta Gobba-Gessate. Questo intervento permetterà, nel prossimo futuro, di aumentare la frequenza di passaggio dei treni e soprattutto di sostituire i vecchi treni con i nuovi treni Leonardo che, pur consumando meno energia elettrica, necessitano di più potenza istantanea.

Il progetto prevede inoltre il rifacimento completo della catenaria-linea aerea nella tratta Cimiano-Gorgonzola e nella seconda fase Gobba-Cologno Nord, compresi i pali, le sospensioni e i fili di contatto, con aumento delle sezioni per una maggiore portata elettrica e con lo scopo di ridurre le cadute di tensione in linea e migliorare la regolarità della captazione elettrica, sempre in un’ottica di futuro aumento del cadenzamento dei treni.
I lavori si concluderanno entro giugno 2019.

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