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Cronaca Porta Venezia / Via Vitruvio

La fuga di Amri: perquisito un tunisino a Sesto, ma è "pulito"

Si studiano i movimenti del terrorista: dalla centrale a via Vitruvio e poi sul bus sostitutivo del metrò. Perché Sesto? Si propende sempre più per la fuga disperata e solitaria

Le telecamere della zona della stazione lo inquadrano mentre imbocca via Vitruvio, per poi scegliere strade secondarie (per la presenza di alcune volanti di pattuglia). Infine lo collocano in piazza Argentina, dove sale sul bus sostitutivo della M1 in direzione Sesto San Giovanni.

Sparatoria a Sesto: ucciso il terrorista di Berlino (foto B&V Photographers)

Sapeva già di voler prendere quell'autobus? Oppure l'incontro casuale con un salvadoregno uscito da un bar del corso, anch'esso immortalato dalle telecamere di sicurezza, è servito ad Amri per chiedere informazioni? E su cosa? Su come andare a Sesto o altro? Al setaccio anche gli internet point (numerosi) della zona, per capire se si sia introdotto in uno di questi per cercare informazioni online, mentre gli investigatori escludono, al momento, "tracce" di passaggi sui social network.

Quasi certamente il tunisino voleva andare altrove: lo proverebbe il tentativo di forzare la porta della stazione di Sesto, chiusa a quell'ora della notte, per cercare riparo notturno. La dimostrazione che a Sesto non aveva alcun appuntamento né appoggi? Non è detto, ma è probabile. In un primo tempo si era pensato che Amri volesse dirigersi verso i Balcani.

Certo ormai non aveva più molto: circa duecento euro in contanti, due paia di pantaloni (entrambi indossati), una sim olandese non ancora utilizzata, nessun telefono, nessun documento, nessun foglio di carta. E la pistola calibro 22, con due proiettili in carica. Sembra davvero la fuga solitaria di un uomo sempre più in balìa degli eventi. 

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