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Cronaca Porta Ticinese / Piazza Ventiquattro Maggio

Corteo anarchico in centro a Milano: scatta la guerriglia urbana. Cospito in ospedale

Gli antagonisti stanno manifestando in solidarietà ad Alfredo Cospito, il 55enne in sciopero della fame da 110 giorni

Mazze, caschi, bastoni e striscioni. Assalti a un'agenzia immobiliare e a una banca. E poi scontri con polizia e carabinieri. Guerriglia urbana. È il corteo degli anarchici che sabato 11 febbraio ha messo a ferro e fuoco parte di Milano. Gli antagonisti hanno protestato in solidarietà con Alfredo Cospito, il 55enne della federazione anarchica informale condannato a 10 anni per aver sparato a Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo, e a 20 anni per due bombe fatte esplodere alla caserma dei carabinieri di Fossano - ordigni che non causarono feriti -, che è in sciopero della fame da oltre 100 giorni per protestare contro il 41 bis.

Manifestazione degli anarchici a Milano (foto Ansa)

Circa 200 persone (poi diventate 400) hanno dato vita a un corteo che alle 17 è partito da piazza XXIV Maggio in direzione viale Col di Lana. Durante i primi istanti della protesta sono stati lanciati gavettoni d'acqua in direzione dei media. Poco dopo i manifestanti hanno danneggiato una filiale della banca Credit Agricole di viale Bligny e un'agenzia immobiliare.

Intorno alle 18.10 la polizia ha chiuso gli antagonisti all'angolo tra viale Sabotino e via Agnesi, il corteo ha tentato di sfondare il cordone che impediva loro di proseguire in direzione piazza Medaglie d'Oro. Ci sono state cariche di alleggerimento alle quali gli anarchici hanno risposto con il lancio di bombe carta, bottiglie e pietre, oltre ad aver devastato il dehor di un bar ed aver gettato i mezzo alla strada cestini dei rifiuti.

Dopo essere stato bloccato in viale Sabotino il corteo è transitato per via Giulio Romano e via Bellezza, via Vittadini e via Salasco. Successivamente son tornate in piazza XXIV maggio distruggendo tutto quello che hanno incontrato. La manifestazione è terminata proprio davanti alla Darsena. Le forze dell'ordine si sono concentrate con tutti i mezzi nei pressi di viale Gorizia. Lungo la strada sono state fermate alcune persone che sono state accompagnate in questura. Nei loro confronti sono in corso accertamenti. 6 agenti, invece, sono rimasti contusi in seguito agli scontri.

Cospito al San Paolo

Nel frattempo Alfredo Cospito è stato accompagnato in ospedale. Si trova in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis nel reparto di medicina penitenziaria. Il trasferimento è stato disposto dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

Cospito infiamma Milano

Da quando Cospito è stato trasferito a Opera - proprio per monitorare il suo stato di salute -, sotto la Madonnina la protesta si è fatta ancora più forte. Venerdì scorso gli anarchici hanno improvvisato un corteo in Centrale, il giorno dopo si è tenuto un presidio a Opera - con sassaiola verso il penitenziario - e domenica c'è stata una nuova protesta fuori dal Beccaria. Nei giorni scorsi, invece, la mobilitazione è arrivata in Statale, dove è stato occupato un chiostro.

Cortei, ma non solo. Perché in questi giorni in via Gola, punto caldo del mondo anarchico cittadino, sono comparse scritte sui muri con chiari riferimenti al caso Cospito. "Abolire il  41bis, assassini", "Gom pezzi di m**a" - riferito al gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria -, "noi pu**ne lo ribadiamo, gli sbirri non sono figli nostri", "tira la pietra e non la cinghia", firmato con la 'A' di anarchia, alcune delle frasi lasciate sul muro di un palazzo.

Intanto giovedì, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha respinto l'istanza di revoca del carcere duro presentata da Flavio Rossi Albertini, difensore di Cospito. Il regime 41 bis - quello di solito riservato ai boss della criminalità organizzata - era stato disposto il 4 maggio dell'anno scorso dall'ex ministra Marta Cartabia per quattro anni. Il ministero della Giustizia, si legge nella nota, "con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all'articolo 41bis dell'ordinamento penitenziario, presentata dall'avvocato del detenuto Alfredo Cospito". La difesa ha già fatto sapere che presenterà ricorso contro la decisione di Nordio.

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