Manifestazione per gli anarchici in centro a Milano: ferito un operatore tv
Circa 250 esponenti del mondo anarchico hanno dato vita a una protesta per le strade della città
Si erano dati appuntamento davanti alla Stazione Centrale (senza autorizzazione del questore). E da lì hanno poi iniziato il loro corteo per le strade di Milano. Tutto per esprimere il loro sostegno ad Alfredo Cospito. È iniziato il weekend delle proteste anarchiche di Milano. Circa 250 persone si sono radunate davanti alla Stazione Centrale di Milano nel pomeriggio di venerdì 3 febbraio per poi dare vita a una manifestazione (sempre non autorizzata) a sostegno dell'anarchico recluso al 41 bis nel carcere di Opera.
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Intorno alle 19.10 il corteo ha mosso i suoi primi passi verso via Vitruvio, via Settembrini per poi approdare in piazza Caiazzo. Successivamente sono tornati sui propri passi per tornare verso la Stazione Centrale. C'è stato qualche attimo di tensione con i giornalisti al momento della partenza del corteo (è partito qualche spintone) mentre intorno alle 19.25 un operatore di una troupe Mediaset è stato ferito alla testa dal lancio di un fumogeno. In piazza, come appreso da MilanoToday, ci sono volti noti dei circoli anarchici milanesi. La manifestazione è terminata intorno alle 21 quando il corteo si è sciolto.
Gli antagonisti sono scesi in piazza per il 55enne anarchico in carcere da 10 anni per il ferimento di un top manager di Ansaldo Nucleare, l'amministratore delegato Roberto Adinolfi, avvenuto nel 2012, e che adesso sta scontando una condanna a 20 anni di reclusione per alcuni attentati 'firmati' dalla Federazione anarchica informale nel 2006, quando vennero piazzate bombe vicino ad una caserma dei carabinieri a Fossano, in provincia di Cuneo. Da più di 100 giorni Cospito è in sciopero della fame per mostrare tutta la sua contrarietà al regime di carcere duro, il 41 bis, solitamente "riservato" ai mafiosi, a cui è costretto.
Una seconda protesta è prevista per sabato alle 14.30 fuori dal carcere di Opera, dove i manifestanti si erano già radunati martedì sera accendendo fuochi, scandendo cori e lanciando sassi contro le forze dell'ordine.