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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Duomo: inizia l'era Scola nell'arcidiocesi milanese

A mezzogiorno in Duomo il cardinale Angelo Scola è stato nominato arcivescovo di Milano, prendendo possesso dell'Arcidiocesi con il vicario generale monsignor Redaelli

 «Aiutato dalla nobile tradizione della diocesi ambrosiana che gli darà preziose indicazioni per svolgere l'impegnativo compito di guidare il gregge di fedeli senza che nessuno venga trascurato». A mezzogiorno in Duomo il cardinale Angelo Scola è stato nominato arcivescovo di Milano prendendo possesso canonico dell'Arcidiocesi milanese per mezzo del procuratore vicario generale monsignor Carlo Redaelli.

Il rito celebrato oggi alla presenza dei vescovi ausiliari, del Capitolo Metropolitano, del Collegio dei Consultori e del Consiglio episcopale milanese, si è svolto attraverso la consegna della lettera di nomina del cardinale Scola e la pubblica lettura della Lettera apostolica di Benedetto XVI dove il pontefice ha sottolineato il compito che attende il cardinale: essere «pastore di tutti, con la collaborazione dei fedeli che con lui condividono la passione per il Vangelo».

Anche il vicario generale, riprendendo le parole di Benedetto XVI, al termine del momento di preghiera ha espresso il desiderio che il cardinale Scola«possa affrontare con zelo l'impegno pastorale annunciando il Vangelo con il sostegno del popolo ambrosiano che ha alle spalle quasi 2000 anni di tradizioni e che è oggi vivo e presente».

Presa possesso arcidiocesi

La lettura scelta e letta durante la breve cerimonia, ha ricordato di «predicare il Vangelo, non cercando di piacere agli uomini ma a Dio che prova i nostri cuori», e nelle intercessioni finali un pensiero è andato subito al nuovo vescovo, «perchè confortato dagli esempi di Sant'Ambrogio e San Carlo sia annunciatore fedele della tua verità e paterno soccorritore dei poveri». Una preghiera è stata rivolta anche alla città di Milano, perchè sia protetta e vengano illuminate le menti di chi la amministra, «perchè sappiano governarci secondo la vera giustizia».

Dopo il rito odierno, in Duomo, il procuratore ha concluso la presa di possesso raggiungendo la Cappella privata dell'arcivescovo, d'ora in poi, in ogni messa della Diocesi, nella preghiera eucaristica a seguire il nome del pontefice ci sarà quello del nuovo «vescovo Angelo».

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