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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La fuga di Anis Amri, altri dettagli: a Torino al massimo per un'ora, sempre in stazione

Rispetto alla precedente ricostruzione, gli investigatori ora ritengono che il tunisino non sia rimasto "ore" nel capoluogo del Piemonte. E spunta un transito in Olanda

Non è solo per la tratta italiana che gli investigatori (di tutt'Europa) lavorano per ricostruire il viaggio di Amri da Berlino. Viaggio le cui tappe sono essenziali soprattutto per ricostruire gli eventuali legami del terrorista con altri esponenti dell'estremismo islamico in continente. 

Uno degli ultimi elementi emersi riguarda una sim per cellulari che la polizia italiana ha trovato nello zaino di Amri dopo il conflitto a fuoco mortale. Questa sim non era nemmeno stata staccata dal supporto in plastica. E' una di quelle dello stesso stock distribuito gratis da una compagnia telefonica dal 20 al 22 dicembre in tre città olandesi: Breda, Nijmegen e Zwolle. 

"Salta" quindi l'ipotesi di un passaggio diretto dalla Germania alla Francia. Probabile anche un ulteriore passaggio da Bruxelles, quasi certamente alla volta di Parigi. Mentre è sicuro che il tunisino sia transitato dalla stazione di Lione, luogo in cui ha acquistato un biglietto per il Tgv ma non da Lione, bensì da Chambery (per Milano Garibaldi). Da Lione, poi, Amri ha utilizzato il pullman per raggiungere Chambery. 

I movimenti inducono gli investigatori a ritenere che non disponesse di una reale copertura per la sua fuga (il nipote, arrestato in Tunisia, ha confessato d'avere aiutato lo zio messaggiando con lui via Telegram), ma semmai la stesse cercando tra vecchie conoscenze e sottoboschi legati allo spaccio di droga: probabilmente è per questo che ha poi scelto Sesto San Giovanni. Chi conosce Amri e vive nell'hinterland milanese? E' presto per dirlo. 

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