Morta dopo una cena fuori: ritirati altri prodotti vegani. Ecco quali sono
Il ministero della salute ha ritirato altri prodotti del marchio per "Sospetta presenza di allergeni non dichiarati in etichetta"
È sempre più alto il livello di attenzione del ministero della Salute sui prodotti del marchio "Mascherpa", azienda finita al centro di una inchiesta della procura di Milano per la morte di Anna Bellisario, la 20enne morta per uno shock anafilattico dopo una cena in un fast food di Corso Garibaldi. Il prodotto che aveva mangiato la giovane (Tiramisun) era stato ritirato nei giorni scorsi mentre nella giornata di mercoledì 8 febbraio lo stesso provvedimento ha toccato altri dessert del marchio.
Il ministero, nel dettaglio, ha deciso di ritirare "Mousse cocco e cioccolato con crumble vegana", "Mousse cocco e cioccolato vegana", "Tiramisù pistacchio vegano". Il motivo? Uno solo: "Sospetta presenza di allergeni non dichiarati in etichetta", si legge nel documento. Pertanto "si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso".
Nel frattempo proseguono le indagini per accertare cosa ha causato la morte della 26enne. I pm sospettano che lo shock anafilattico sia stato causato dalle proteine del latte (cui Anna era fortemente allergica) contenute nel dolce. Per il momento ci sono 4 indagati: il titolare, il responsabile della produzione e due dipendenti dell'azienda che ha fabbricato il dessert. A breve gli inquirenti iscriveranno nel registro degli indagati, in vista dell'autopsia non ancora fissata, anche altre persone. Tra questi anche i responsabili del fast food e probabilmente altre persone in relazione ad una maionese, contenente uova - a cui la 20enne era allergica ma in modo minore -, che la ragazza avrebbe mangiato sempre quella sera del 26 gennaio.
Il fidanzato della giovane, ascoltato in procura mercoledì pomeriggio, ha ricostruito quanto accaduto quella tragica sera del 26 gennaio. Secondo quanto emerso pare che prima di mangiare quel dolce avesse chiesto rassicurazioni ai dipendenti del locale sul fatto che non contenesse davvero latte e fosse vegano, come indicato nell'etichetta. Quasi fosse un sinistro presentimento.