Chiesti 9 anni di carcere per Severino Antinori, il noto ginecologo accusato di furto di ovociti
La richiesta dei pm ai giudici del tribunale di Milano. Escluse anche le attenuanti generiche
Nove anni di carcere. E nessuna attenuante. È dura la richiesta dei pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti per Severino Antinori, il noto ginecologo della clinica Matris di Milano arrestato lo scorso maggio perché avrebbe "rubato" ovociti a una infermiera spagnola di ventiquattro anni che lo ha poi denunciato.
Lunedì mattina, infatti, la procura ha formalizzato la propria linea: nove anni di carcere per lui, con l'ulteriore richiesta ai giudici di non riconoscere le attenuanti generiche al medico "per il suo ruolo preminente nella vicenda e perché è protagonista di gravi reati". Antinori, che - stando all'accusa - avrebbe addormentato la paziente e la avrebbe prelevato forzosamente gli ovociti da reimpiantare poi a tre donne in lista d'attesa, deve rispondere di rapina, violenza privata e lesioni, mentre la stessa procura ha chiesto l'assoluzione per il reato di sequestro di persona "perché il fatto non sussiste".
I pm hanno chiesto anche sei e cinque anni per le due segretarie di Antinori, che sarebbero state sue complici. Cinque anni sono stati chiesti invece per l'anestesista che era alle dipendenze del ginecologo alla Matris.
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il noto ginecologo, che si è sempre e a più riprese dichiarato innocente, sembra comunque lontana dalla soluzione.
Parallelamente al primo processo, infatti, proprio l'infermiera ventiquattrenne che ha messo nei guai Antinori è accusata di calunnia nei confronti del medico. Contro questa imputazione coatta - arrivata su richiesta del gup Luigi Gargiulo -, la procura ha presentato ricorso alla Cassazione, a cui spetta ora il compito di decidere se mandare o meno a processo la presunta vittima.