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Cronaca

L'ex segretaria e il bancario truffarono l'archistar Antonio Citterio per 4,5 milioni: chiesto il processo

La donna spese parte del denaro in gioco d'azzardo e nella ristrutturazione di un ristorante

Con l'aiuto di un dipendente di banca compiacente, avrebbe prosciugato il conto corrente dell'archistar milanese Antonio Citterio, del quale era segretaria, sottraendogli quattro milioni e mezzo di euro dal 2013 al 2018 e spendendo il denaro per la ristrutturazione di un ristorante ma anche giocando d'azzardo.

Per la donna, la 54enne L.A.S., il pm di Milano Giovanni Tarzia ha ora chiesto il rinvio a giudizio, insieme al funzionario di banca, il 39enne S.F. I due rispondono di truffa aggravata, falsificazione di carte di creditto, autoriciclaggio ed evasione fiscale. La donna, che aveva da Citterio la delega ad operare sui conti correnti, avrebbe incassato 234 assegni risultati con firma contraffatta e aperto 21 carte di credito ricaricabili.

I due sarebbero stati particolarmente attenti a frazionare i prelievi per non destare sospetti. Nelle banche esiste infatti il limite di 5 mila euro oltre il quale scatta un meccanismo di verifica. La donna avrebbe poi speso parte del denaro nel gioco d'azzardo, pare oltre 400 mila euro, e nella ristrutturazione di un ristorante di Chiavari (Genova) ereditato dal padre.

Antonio Citterio, 70 anni, insieme alla socia Patricia Viel ha firmato importanti progetti in tutto il mondo. Tra gli altri, a Milano, parte del masterplan di Cascina Merlata, la nuova sede di Fastweb e la Torre Gioia20. Suo anche il progetto della futura Torre Faro di A2A, per la quale il Comune ha appena chiesto un supplemento di dettagli sull'area circostante.

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