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Cronaca

L'anziana truffatrice dei negozi colpisce ancora: ennesimo colpo a Milano

Questa volta a essere raggirata è stata la dipendente di un negozio di parrucchiere in zona De Angeli. Ma in totale le vittime sarebbero almeno una dozzina

L'anziana che truffa i negozi colpisce ancora. Questa volta a subire il raggiro è stato il negozio Vintage Parrucchieri di via Parmigianino, in zona De Angeli. Il copione è quello già seguito nei casi emersi nelle corse settimane: la truffatrice si mostra interessata a un acquisto per poi sostenere che il suo fantomatico marito può pagare con una banconota da 500 euro. E in tutti i casi, grazie alle sue doti persuasive e probabilmente al suo aspetto inoffensivo, riesce a farsi anticipare il resto, per poi sparire nel nulla.

"Sono 26 anni che lavoro e non ero mai stata truffata - racconta la parrucchiera al telefono con MilanoToday -. Ma lei in qualche modo c'è riuscita". L'episodio risale a qualche giorno fa, quando la vittima credeva ancora di essere stata l'unica a essere truffata. Poi invece ha scoperto che c'erano tanti altri negozianti ad aver subito esattamente la sua stessa sorte, tra cui anche il bar caffetteria Sciuscià di via Ponchielli, zona Buenos Aires, il bar Bistrò 23 di via Principe Eugenio, vicino al Monumentale, e la pasticceria Bollani Milano dal 1930 di via Ripamonti. Da qui la volontà di condividere la sua storia nel tentativo di mettere fine alle truffe.

Il copione dell'anziana truffatrice

L'anziana si è presentata dal parrucchiere dicendo di voler prendere un appuntamento. "Sapeva il mio nome e quello del titolare - ci racconta la vittima -, mentre ci chiedeva la nostra disponibilità, ha iniziato a guardare le piastre, ha chiesto i prezzi e ne ha scelta una dicendo di voler fare un regalo a sua figlia per il compleanno. Poi ci ha chiesto se accettassimo l'American Express, carta che da noi non è utilizzabile". E a quel punto è spuntata l'immancabile figura del marito, presente anche in tutti i raggiri messi in atto a danni di altri esercenti. 

"Mi ha detto - continua la parrucchiera - che lei abitava a fianco al negozio e che il marito avrebbe potuto pagare con una banconota da 500 euro. A quel punto mi ha convinto a seguirla fuori dal negozio. Intanto, continuava a parlare: il suo era un inarrestabile fiume di parole che ti stordiva letteralmente. Siamo arrivate al presunto citofono di casa sua e lì mi ha convinto a iniziare ad anticiparle il resto, di 180 euro, mentre il marito scendeva col pezzo da 500". L'epilogo è stato lo stesso dei casi precedenti: appena la persona si è voltata di spalle, l'anziana si è allontanata, sparendo nel nulla.

"Noi vogliamo fermarla - ci confida la vittima -. Per questo dopo l'accaduto siamo andati ad avvertire gli altri negozianti con la sua foto, un frame tratto dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza del salone". La truffatrice, oltre alla parlantina e alle capacità di persuasione, è una dotata trasformista, in grado di modificare accento, modi di fare e abbigliamento, da casual a elegante, a seconda dell'interlocutore. La sua carriera, inoltre, sembra piuttosto lunga: una delle vittime riferisce di essere stata truffata da lei ben 15 anni fa. Dopo la prima denuncia, sui di lei stanno indagando i carabinieri. Cambiamenti a parte, l'identikit a cui devono prestare attenzione i negozianti rimane identico: l'anziana truffatrice è una donna magra, alta 160-165 cm, con capelli bianchi un po' diradati (che però in alcuni casi sono stati coperti con una parrucca). A oggi le vittime sarebbero una dozzina, negozianti di Milano (almeno 4), ma anche di Torino, Monza, Fano, Gallarate, Como e Asti.

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