Famiglie al gelo nelle case popolari: la protesta a Rozzano
Sempre più persone lamentano un malfunzionamento dei riscaldamenti negli alloggi, ma per Aler (a parte alcuni guasti) è tutto a posto
Sembra un paradosso: c'è il piano per il teleriscaldamento ma un centinaio di famiglie sono al freddo, con 10-15 gradi in casa. Accade a Rozzano, nel quartiere dell'Aler. Le persone che abitano in quelle case sono costrette ad arrangiarsi come possono: stufette aggiuntive, coperte in più di notte, bambini trasferiti momentaneamente altrove.
Stiamo parlando di un quartiere dalle dimensioni decisamente importanti: il 40% dei residenti a Rozzano (ovvero circa 17 mila persone) vive qui. Il teleriscaldamento non è ancora partito perché i lavori non sono stati completati e ci'è un contenzioso tra l'Ama (la società che aveva avviato il progetto, partecipata dal comune di Rozzano) e l'Aler, che peraltro sarebbe in via di risoluzione con un accordo dell'estate 2016.
E Aler, tornando al problema del freddo negli alloggi, ha replicato che la situazione è nella norma a parte alcuni guasti, rilevando temperature tra i 19 e i 20 gradi. Sta di fatto che alcune persone sono obiettivamente costrette a combattere contro il freddo. Sullo sfondo un quartiere ormai vecchio, con importanti ristrutturazioni da eseguire (ad esempio sostituire i caloriferi ma anche ovviare alla dispersione del calore) e i soldi che, come siamo abituati a sentire ogni volta che si parla di Aler, non ci sono mai.