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Cronaca Duomo / Piazza del Liberty

Apple, Milano non è New York: il maxi cubo di cristallo non ci sarà

Il colosso di Cupertino ha già presentato il piano B. In piazza del Liberty ci saranno parallelepipedo e cascata visibili da corso Vittorio Emanuele

Una forma di “rispetto” per la piazza, che comunque rischia di essere sventrata. E, più pragmaticamente, un modo per non complicare ulteriormente il percorso, già difficile. Sembra pronta a rinunciare al sogno del mega cubo in piazza del Liberty, la Apple, che giovedì in giunta ha presentato il proprio piano di riserva per lo store che dovrebbe sorgere nel cuore di Milano, a due passi del Duomo

L’idea del colosso di Cupertino, sulle orme di quanto già sognato ai tempi da Steve Jobs, che cercò di accaparrarsi l’ex McDonanld’s della Galleria, sarebbe quella di installare sulle macerie del Cinema Apollo il classico e riconoscibilissimo cubo di cristallo con la mela morsicata che “annuncia” tutti i più grandi store del Mondo. Il rischio, però, è che la proposta venga bocciata - per problemi squisitamente “logistici” e di spazio - e allora dall’America hanno deciso di anticipare i tempi e farsi trovare già pronti. 

Il piano “B”, illustrato in giunta con delle slides, come spiega “Il Corriere”, prevede la presenza di un parallelepipedo con una parete che diventa cascata d’acqua: una sorta di installazione, dal forte impatto visivo, visibile anche da corso Vittorio Emanuele. 

Lo schema di fondo, però, non cambierebbe. L’ingresso dello store, infatti, sarebbe sempre interrato, con la piazza che verrebbe sventrata per permettere i lavori. 

A dividere negozi e dehors dalla gradinata, secondo il piano, dovrebbero esserci due filari di alberi, che non modificherebbero più di tanto l’aspetto della piazza, consentendole di mantenere l’uso pubblico. 

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