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Cronaca Arese

Licenziati all'Alfa di Arese: spiraglio per i 62 lasciati a casa

ABP (AIG, LINCOLN-FIAT, AGLaR) si è impegnata a trovare una soluzione per circa la metà dei lavoratori licenziati. Lo Slai Cobas plaude l'apertura ma "serve una soluzione per tutti"

Dopo l'incontro di 3 settimane fa con il prefetto Lombardi e il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale Davide Boni e Filippo Penati, si è svolto oggi, alla presenza del capo di gabinetto dott. Zappalorto, l'incontro tra il presidente e amministratore delegato di ABP Marco Salvini con l'avv. Libassi e lo Slai Cobas con l'avv Mirco Rizzoglio e i delegati RSU di Innova Service, la società che l'11 febbraio scorso ha licenziato 62 lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese.

ABP (AIG, LINCOLN-FIAT, AGLaR) si è impegnata a trovare una soluzione per circa la metà dei lavoratori licenziati. Lo Slai Cobas ha preso di apertura di ABP ma ha chiesto con forza ad ABP e alla prefettura di trovare una soluzione occupazionale per tutti i licenziati. Il capo di gabinetto dott. Zappalorto ha proposto per lunedì prossimo la convocazione in prefettura di una riunione tecnica con la presenza di ABP, Slai Cobas e Agenzia regionale del Lavoro; inoltre si è impegnato, con l'apporto fattivo di ABP, a convocare a breve, di concerto con la Regione Lombardia, una riunione di tutti i proprietari dell'area (EUROMILANO, AGLaR e le altre società insediate) per discutere con loro la fattibilità di una nuova società di servizi che ricollochi tutti i licenziati.

Lo Slai Cobas ha concordato con queste proposte. Nel tardo pomeriggio l'assemblea dei lavoratori licenziati ha concordato con la delegazione alle trattative ed ha deciso di effettuare un presidio martedì prossimo alla Regione Lombardia per sollecitare l'attuazione di quanto deciso in prefettura e il mantenimento degli impegni presi dalla stessa Regione.

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