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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Trezzano sul Naviglio / Via Capuana

Armi, taser e mazze da baseball nascoste in palestra, arrestato gestore

Gli inquirenti ipotizzano che l'uomo, con precedenti specifici, avesse un giro d'affari legato al traffico di queste armi che importava nascondendole nelle slot machine

Una pistola, una balestra con frecce d'acciaio, due dissuasori elettrici da 220mila volt, centinaia di proiettili, mazze da baseball. E' l'arsenale custodito dal gestore di una palestra di Trezzano sul Naviglio (Milano), arrestato per detenzione di arma da sparo dagli agenti del commissariato Ticinese Luciano P., di 42 anni, nato in Baviera, teneva corsi di autodifesa e, secondo gli investigatori, gestiva un giro di vendita di armi ad albanesi e di dissuasori ai clienti della palestra interessati a proteggersi non solo con i pugni.

Armi illegali nascoste in palestra © Mesa Paniagua/MilanoToday

Le indagini sono partite casualmente a seguito di un controllo di routine in un bar in zona Ticinese, dove un avventore ha raccontato agli agenti di un giro di armi occultate in slot-machine legato al nome dell'arrestato, che nel 2003 è stato già arrestato per detenzione di armi da guerra.

Gli investigatori hanno così cercato denunce per furto relative a slot e armi, individuandone una risalente al 2010 in un'area di servizio di Rho. Un camionista raccontò di essere stato derubato del contenuto del proprio camion mentre era in sosta, un lotto con slot e 50 chili di pistole trasportato per conto di una società di Como in regola con i documenti.

Una volta trovato il riscontro al racconto, i poliziotti hanno fatto visita al gestore della palestra in via Capuana, a Trezzano. Negli uffici della direzione della struttura sono stati trovati: una pistola Smith&Wesson calibro 357 magnum con 6 cartucce (arma collegabile al carico rubato grazie alla matricola leggibile), altri 102 colpi vari, un manganello telescopico, 2 mazze da baseball, un dissuasore elettrico da 200mila volt. Quest'ultimo, in particolare, sarebbe stato acquistato in Germania perché in Italia è vietata la vendita a causa della sua potenza e dell'effetto potenzialmente mortale.

Un secondo taser "Stun gan elektroschoker" è stato rinvenuto nell'appartamento dell'uomo, che qui nascondeva anche una pistola lanciarazzi, una balestra con 9 frecce, e una scacciacani. Per raccogliere informazioni sulla presunta vendita di armi agli allievi che seguivano corsi di autodifesa tenuti dall'arrestato, alcuni poliziotti si sono infiltrati nella palestra con microcamere nascoste.

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