Capannone va a fuoco, i carabinieri scoprono un arsenale: sono le armi della ’Ndrangheta?
La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Abbiategrasso dopo un incendio in un capannone
Un incendio, un’incredibile scoperta e un atroce dubbio. Un arsenale clandestino è stato scoperto mercoledì notte dai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso all'interno di un capannone adibito a deposito di attrezzature edili.
VIDEO | A Milano il deposito di armi della 'Ndrangheta?
I militari sono intervenuti per un incendio nella struttura scaturito da un corto circuito e l'improvvisa esplosione di un proiettile surriscaldato ha dato il via a una ricerca che si è conclusa all'interno di un'intercapedine.
Dopo aver fatto intervenire i pompieri per distruggere il "nascondiglio", gli uomini dell’arma hanno trovato una doppietta calibro 12 a canne mozze, quattordici pistole - tra cui due risultate rubate a Magenta e Binasco e tre sconosciute al registro nazionale delle armi di fuoco -, un migliaio di munizioni di tutti i calibri, un'ottica di precisione per fucile e un silenziatore. Tutto il materiale, sottolineano i militari, era tenuto in ottimo stato di conservazione.
Il proprietario del capannone, un imprenditore italiano quarantenne di origini calabresi e con piccoli precedenti in materia di evasione fiscale, è stato arrestato e risponderà della detenzione illegale di armi comuni da sparo.
Il dubbio dei militari è che quella potesse essere una piccola “Santabarbara” della criminalità organizzata. A breve gli stesi carabinieri eseguiranno accertamenti tecnico-balistici per determinare se le armi siano state utilizzate per la commissione di reati.