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Cronaca Baggio / Via Creta

Picchiavano a sangue gay, disabili e clochard: sgominata baby gang

La polizia ha arrestato 4 ragazzi che facevano parte di una banda che terrorizava la zona di Baggio. Aggredivano, pestano a sangue, le persone che consideravano "diverse"

Una baby gang è stata sgominata lunedì dalla polizia a Milano. La banda ha compiuto decine di aggressioni molto violente tra cui due nei confronti di un gay e di un ragazzino di religione ebrea. Poi postavano le bravate su Facebook con epiteti razzisti (video). Nelle loro azioni non c'era alcuna connotazione politica.

Tra le loro vittime un disabile 50enne, quotidianamente vessato perché dichiaratamente gay. L'uomo subiva insulti dalle finestre del suo condominio, botte, rapine. Per mesi non è nemmeno uscito di casa, fino a quando la polizia non l'ha rassicurato.

L'uomo, disabile al 70%, e che vive solo, veniva vessato da anni in un palazzone popolare nella periferia sud, dove abitavano i capi (due fratelli gemelli 17enni) della baby gang che spadroneggiava nel quartiere. Insulti omofobi (gridati al suo indirizzo anche dalle finestre del condominio) e schiaffi erano quasi all'ordine del giorno, e in due occasioni è stato anche picchiato a sangue e rapinato: la sua 'colpa' era quella di mantenere sembianze il più possibile femminili e di non nascondere le sue tendenze sessuali.

La polizia, che ha eseguito quattro arresti, tre a carico di altrettanti minorenni e una nei confronti di un 18enne, alla fine è riuscita a convincerlo a denunciare gli episodi più gravi. Dalla prima aggressione, avvenuta il 17 gennaio scorso, si era chiuso in casa rifiutandosi di uscire. I pasti glieli portavano a domicilio gli assistenti sociali, che lo seguivano in quanto disabile.

Perfino la polizia, per farsi aprire la porta, ha dovuto passare i documenti sotto la porta. Il 2 febbraio è stato bastonato mentre andava al supermercato dopo essere stato insultato perché ''frocio''. L'uomo era così spaventato che, in quell'occasione, ha acconsentito a farsi accompagnare dal 118 al pronto soccorso solo dietro l'assicurazione di essere scortato dagli agenti: temeva, infatti, che i teppisti che ormai erano diventati il suo incubo si materializzassero anche lì.

Alla fine, solo dopo essersi reso conto che la polizia era determinata ad arrestare i componenti della gang ha ricominciato, con molta circospezione, a condurre una vita normale.

L'indagine denominata in codice "Game over my friends", ha portato all'arresto di 4 persone (3 minori e un 18enne) per lesioni e rapina, in concorso con altri soggetti al momento ancora da identificare.

A fine maggio, avevano aggredito con altri coetanei (almeno una decina) tre ragazzi di origine eritrea, componenti di una band musicale, davanti a un kebab in via delle Forze Armate, nella zona sud-ovest della città. I ragazzi erano stati picchiati con estrema violenza a calci, pugni e colpi di casco, anche una volta a terra.

La gang, sgominata, ha aggredito anche un ragazzino ebreo e un clochard.

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