rotate-mobile
Cronaca

'Ladri cannibali' depredavano le moto di grossa cilindrata: arrestati

I malviventi erano specializzati anche nella falsificazione e nella manomissione dei numeri seriali identificativi

Si occupavano di 'cannibalizzare' moto prestigiose di grossa cilindrata dopo averle rubate. È quanto hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Riccione al termine di un'indagine sui furti di motociclette. Tre i componenti della banda - un 44enne, un 51enne e un 30enne, tutti della provincia di Rimini -, che operavano anche nel Milanese, oltre che a Rimini stessa e nelle province limitrofre. Ora i malviventi dovranno rispondere di furto, riciclaggio e ricettazione in concorso.

Giambellino, oggetti lanciati contro i carabinieri © MilanoToday

Perquisendo le abitazioni e i garage di proprietà dei tre malviventi, i militari hanno ritrovato centinaia  di pezzi di motociclette fatte a pezzi, provento di numerosissimi furti avvenuti nei mesi scorsi. Un vero e proprio fortino formato da motori, centraline, pneumatici, scocche, selle, serbatoi e telai ma anche due motociclette assemblate con alcuni ricambi di provenienza illecita. Il tutto delle marche più prestigiose, come Ducati, Suzuki, Kawasaki e Yamaha.

Secondo quanto emerso dalle indagini dell'Arma i tre, oltre a far sparire e smembrare le moto, si occupavano di rivendere i pezzi su Internet nei siti dedicati all'usato e nelle officine specializzate. Qui i pezzi venivano acquistati dai titolari, ignari rispetto della loro provenienza illecita.

La banda, oltre a detenere materiale provento di furto, era specializzata nella falsificazione e nella manomissione dei numeri seriali identificativi delle parti asportate dai mezzi, attività grazie alle quale poteva mettere in commercio i materiali - avendone resa la provenienza intracciabile.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Ladri cannibali' depredavano le moto di grossa cilindrata: arrestati

MilanoToday è in caricamento