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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Fiera / Via Pietro Tempesta

Sfruttavano le prostitute per comprare eroina

I carabinieri sgominano una banda di albanesi attiva dal 2012: lucciolo "acquistate" in Romania, venivano mandate nell'hinterland e in altre province

Nella mattinata di martedì, i militari del Comando provinciale dei carabinieri di Milano, a conclusione di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito, in varie provincie italiane, decine di provvedimenti di cattura nei confronti dei membri di un agguerrito sodalizio criminale composto da soggetti di origine albanese, tutti stabilmente presenti sul territorio nazionale, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione nonché al traffico internazionale degli stupefacenti.

L’attività si è sviluppata nel capoluogo lombardo, sin dal marzo 2012, e si è estesa progressivamente alle province di Lodi, Torino e Padova, accertando che lo sfruttamento di giovani prostitute rumene era funzionale al finanziamento e gestione di un vasto traffico internazionale di eroina e cocaina.

Le donne venivano letteralmente acquistate in Romania al prezzo di 800 euro ciascuna e condotte in Italia, a Milano ove, in zona Fiera, veniva loro assegnata una precisa porzione di strada lungo la quale attirare i clienti per poi "riceverli" in appartamenti della zona. In almeno un caso, la ragazza è stata rimandata in patria dopo breve tempo (con "risarcimento" degli 800 euro) perché, una volta a Milano, non si era dimostrata "all'altezza". Le ragazze avevano un tariffario molto preciso: 70 euro per mezz'ora al massimo. Superato il tempo, dovevano avvisare via sms o con una telefonata del protrarsi della prestazione col cliente e della sua natura. Anche l'adescamento doveva avvenire in due minuti al massimo per non perdere troppo tempo.

I guadagni servivano a sovvenzionare il gruppo criminale che reinvestiva gran parte degli introiti in stupefacenti che acquistava e rivendeva all’ombra della “Madonnina”e nella vicina confederazione elvetica.

Abbigliamento sempre elegante e appartamenti ben arredati con affitto sempre saldato: secondo gli investigatori segno di un giro di prostituzione "ricercato e di alta qualità". Gli adescamenti avvenivano in via Tempesta e viale Monte Rosa, gli appartamenti erano situati invece in viale Murillo 44, via Dolci 20, via Abbiati 1, via Cavalcabò 2 e via A. Pozzi 5. Le ragazze "attive" erano otto, tra i 20 e i 29 anni. Gli albanesi arrestati dai carabinieri sono in tutto 14, residenti a Milano e Lodi, regolari. A gestire l'attività di prostituzione M.Y., classe '76, mentre la collaterale attività di spaccio era gestita dal fratellastro C.A., classe '83. Tra i quattordici una sola donna, la 37ene C.M.M., inizialmente prostituta e poi entrata all'interno dell'organizzazione: era soprattutto lei a comperare le ragazze in Romania.

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