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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Piazzale Angelo Moratti

Milano, arrestato uno dei capi ultrà dell'Inter: filmato prima e dopo gli scontri del derby

In manette Andrea Beretta: era al derby nonostante due Daspo in corso. L'accaduto

Le immagini delle telecamere lo posizionano lì. I frame dei video dimostrano che era lì prima e dopo i momenti più concitati di quella sera. Ma lì, fuori dal Meazza, lui non doveva e poteva esserci perché sta scontando due Daspo che finiranno tra poco meno di tre anni

Andrea Beretta, 45 anni, riconosciuto come uno dei leader storici della curva Nord nerazzurra, i due Daspo se li è "guadagnati" nel 2017, quando secondo gli investigatori aveva preso parte ai tafferugli prima di Inter-Roma e Inter-Atalanta a San Siro.

La presenza al Baretto

Domenica sera, quando al Meazza era in programma il derby - poi vinto dall'Inter per 4-2 -, Beretta non ha resistito al "richiamo" ed è tornato fuori dal Baretto, nonostante sia obbligato a stare lontano dallo stadio nelle tre ore precedenti e successive alle partite dei nerazzurri. 

Prima della gara è anche andato in commissariato per tenere fede all'obbligo di firma, dovuto proprio ai Daspo, ma poi si sarebbe presentato davanti al locale accanto al varco 1 che negli anni è diventata la casa degli ultras interisti. 

Tensione prima di Inter-Roma

Gli scontri pre derby

Gli agenti della Digos lo hanno riconosciuto chiaramente analizzando i filmati sui momenti di tensione registrati prima del derby, quando circa 200 tifosi avevano lanciato bottiglie di vetro e petardi contro le forze dell'ordine, che alla fine avevano reagito con una carica

Quella sera era finito in manette un ragazzo di 28 anni. Il giovane - un tifoso del Nizza, curva storicamente gemellata con la Nord, tanto che era presente anche al tragico Inter-Napoli della morte di Daniele Belardinelli - deve rispondere dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e per lui lunedì è scattato un Daspo di tre anni valido in tutti i paesi dell'Unione Europea. 

Arrestato al lavoro

Per Beretta - che anni fa era stato condannato per aver picchiato e accoltellato un ghanese al grido di "negro di mer..." -, lunedì sono invece scattate le manette per violazione agli obblighi imposti dal Daspo. I poliziotti della Digos sono certi che fosse al Baretto, e quindi al Meazza, due ore prima dei tafferugli - "esplosi" verso le 19.30 - e pochi attimi dopo. Non è chiara, invece, la sua partecipazione agli scontri.

Gli agenti lo hanno fermato mentre si trovava sul suo posto di lavoro e lo hanno arrestato con lo strumento della "flagranza differita", che consente la cattura entro 48 ore dai fatti a seguito dell'analisi delle immagini. 

L'ultrà è stato processato per direttissima martedì: il giudice ha convalidato l'arresto, ma non ha disposto misure cautelari.
 

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