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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Crescenzago / Via Idro

Arrestato Re Diego, latitante e capo del campo nomadi di via Idro

Re Diego si muoveva in un contesto iper sorvegliato dai suoi. All'interno del campo aveva creato delle vere e proprie tane per nascondersi

“Complimenti. Questa volta avete vinto voi. Si vede che sto invecchiando”. Così martedì mattina alle 10, momento dell'arresto, Diego Braidic ha accolto gli agenti del commissariato Villa San Giovanni all'interno di una carrozzeria a Cavenago Brianza (Mb). L'uomo, latitante e abituato a fuggire, aveva portato nell'autofficina la sua Mercedes classe A e non si aspettava l'arrivo dei poliziotti, che l'avevano pedinato a distanza.

Braidic, 34enne italiano di etnia sinti, meglio noto tra i suoi come 'Re Diego' era il capo del campo nomadi di via Idro a Milano. L'uomo era ricercato dal 2010 per una pena di 8 anni e 5 mesi da scontare. A suo carico c'è un elenco lunghissimo di reati. La sua attività criminale è cominciata nel 1994 quando, a 15 anni, fu coinvolto in un tentato omicidio, ma l'elenco è lunghissimo e c'è di tutto: dall'aggressione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale alla guida senza patente, passando per il porto d'armi abusivo e il danneggiamento, la rapina, il sequestro di persona o le lesioni personali. 

Re Diego si muoveva in un contesto iper sorvegliato dai suoi. All'interno del campo aveva creato delle vere e proprie tane nelle quale si nascondeva la notte o durante le retate. Ogni suo movimento veniva coperto da una sorta d'apripista di copertura. Sia quando si muoveva a piedi (per esempio prima di uscire dal campo), sia quando si spostava in auto. 

Veicoli che cambiavano di volta in volta, percorsi sempre diversi e una propensione alla fuga fuori dal normale. Quando fuggiva non guardava in faccia nessuno. Come suo fratello minore, condannato a 18 anni di carcere proprio perché durante un inseguimento nel 2007 investì e uccise un anziano trascinandolo per metri. Per questo, la cattura di Braidic, è un bel colpo per le forze di polizia. Negli ultimi tre anni, il pregiudicato era riuscito a darsi alla macchia in almeno 5 occasioni.

Una faida tra due famiglie per avere il controllo all'interno del campo è stata la sua 'fine'. Gli agenti sono arrivati a lui dopo la sparatoria del 28 gennaio scorso contro l'abitazione della famiglia De Regna, antagonista dei Braidic. In quell'occasione c'era stata anche una sassaiola contro al polizia. Dalle indagini, inseguito a quell'episodio, si è potuto risalire al "Re".

Arrestato il 'Re' del campo nomadi in via Idro

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