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Cronaca San Giuliano Milanese / Via Emilia

San Giuliano, preso il latitante "terrore" dei bancomat: due anni in fuga

Da oltre due anni seminava il panico in tutt'Italia falsificando bancomat e clonando carte di credito. E' stato beccato a San Giuliano, durante un controllo, C.G., romeno 31enne

Un "mago" della clonazione di bancomat, vero e proprio "terrore" delle banche. Era latitante da oltre due anni. Nel luglio del 2008 era stato arrestato e rinchiuso in carcere in forza di un'ordinanza di custodia cautelare del Gip del tribunale di Brescia perchè gravemente indiziato dei reati di frode informatica, tentato furto aggravato, e truffa con carta di credito. Attraverso lo skimming C.G., rumeno classe 1979, si impossessava illecitamente dei pin e dei codici di sicurezza delle carte di credito e delle carte bancomat degli ignari utenti di alcuni sportelli bancomat del Bresciano.

L'EVASIONE A BRESCIA - Quindi, con i codici rubati clonava false carte di credito che riutilizzava per effettuare illeciti prelievi di denaro. Un lavoro tanto ingegnoso quanto raffinato, che fruttava decine di migliaia di euro. Dopo qualche mese in carcere C.G. aveva ottenuto gli arresti domiciliari a Brescia, da dove era evaso facendo perdere le proprie tracce.

PRESO DURANTE UN CONTROLLO - Per oltre un anno le sue ricerche sono state infruttuose. A porre fine alla sua latitanza sono stati i carabinieri della Tenenza di San Giuliano Milanese che lo hanno arrestato lunedì sera alle 17.30 durante un controllo lungo la via Emilia, nei pressi del parcheggio di Blockbuster, mentre si accompagnava a un altro cittadino rumeno. Quando i militari gli hanno chiesto i documenti C.G. ha esibito una carta di identità rumena con false generalit. Ma gli uomini dell'Arma non si sono lasciati trarre in inganno e hanno voluto vederci chiaro. C.G. stato fermato e gli sono state prese le impronte digitali che hanno dissipato ogni dubbio circa la sua vera identità.

DUE ANNI DI FUGA - Nei suoi confronti pendevano ben due provvedimenti di cattura. In passato aveva fornito almeno quattro diverse identità per confondere gli investigatori che erano sulle sue tracce. I carabinieri di San Giuliano lo hanno quindi dichiarato in arresto e condotto presso il carcere della Cagnola a Lodi dove nei prossimi giorni sarà interrogato dal giudice. La sua presenza a San Giuliano Milanese non faceva presagire nulla di buono, ma stato neutralizzato prima che potesse offrire "un saggio della sua specialità".

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