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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Brera / Via Alessandro Manzoni

Il truffatore da 100 milioni di dollari preso in centro a Milano

Arrestato Craig Auringer, su di lui pendeva un mandato d'arresto internazionale della procura di New York per una maxi truffa

Sulla carta era un normalissimo turista: un cittadino canadese, residente nel Regno Unito, in visita a Milano con tanto di stanza prenotata in un lussuoso hotel a cinque stelle del centro. Nella pratica era destinatario di un mandato d'arresto internazionale per una truffa a sei zeri. È stato arrestato lunedì pomeriggio sotto la Madonnina, Craig Auringer, 52enne ricercato dalle autorità americane per un raggiro finanziario che avrebbe fruttato a lui e ai suoi complici - passati alla storia come i "The group" - almeno 100 milioni di dollari. 

Il nome di Auringer era finito ad aprile scorso in un'operazione della procura di New York che aveva indagato su una serie di operazioni finanziarie "spericolate" messe a segno con la tecnica del "Pump & dump". In sostanza il 52enne e gli altri - in tutto erano finite nei guai 10 persone - erano in grado di far lievitare artificialmente il prezzo di un'azione a bassa capitalizzazione con l'obiettivo finale di accrescere il valore dei titoli. In sostanza, la banda acquistava azioni a buon mercato e le rivendeva a prezzi esorbitanti facendone salire il costo "pompandole" con campagne promozionali fittizie e informazioni false. 

Auringer, stando a quanto riferito dalla questura meneghina, è stato fermato verso le 16.30 in via Manzoni, a due passi dal Duomo. Il 52enne, che da qualche giorno era in città, e che evidentemente era riuscito a superare i controlli in aeroporto senza problemi, è stato fermato poco dopo essersi registrato all'Armani Hotel, tradito dall'alert alloggiati, il sistema che segnala alle forze dell'ordine l'arrivo di eventuali ricercati. Così gli agenti hanno scoperto che sulla sua testa pendeva un mandato d'arresto internazionale ai fini dell'estradizione e lo hanno bloccato. 

Al momento degli arresti dei componenti di "The group", che aveva la sua base operativa in Canada, il procuratore di New York, Damian Williams, aveva detto: "Questi schemi 'pump & dump' hanno arricchito gli imputati causando un danno reali agli investigatori. Le accuse di oggi dovrebbero inviare un messaggio chiaro a tutti coloro che pensano di poter guadagnare milioni così. Non importa dove ti trovi e non importa dietro quanti conti fiscali e società offshore cerchi di nasconderti, il nostro ufficio ti darà la caccia". Adesso Auringer si trova in carcere a San Vittore, in attesa del via libera per l'estradizione. Negli Stati Uniti rischia fino a 20 anni di carcere.
 

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