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Cronaca Crescenzago / Via Palmanova

Arrestato esperto falsario: "Poteva riprodurre ogni tipo di documento"

Nella sua casa-laboratorio in via Palmanova aveva cataste di documenti falsi: carte d'identità, permessi di soggiorno, carte di circolazione, patenti, assicurazioni e timbri di ogni genere

Un professionista capace che ha scelto la strada del crimine. Potrebbe essere questa in sintesi estrema la descrizione di A. R., 36enne marocchino, da anni dedito all'attività di falsario. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri di Milano nella notte tra giovedì e venerdì.

Fermato in via Washington durante un controllo di routine da una gazzella del Nucleo operativo, l'uomo ha subito destato grande sospetto perché trovato in possesso di un permesso di soggiorno e di alcune foto tessere appartenenti ad altre persone. Verificando l'identità del 36enne, i carabinieri hanno immediatamente ricostruito la sua storia di falsario.

Già nel 2004 era stato arrestato a Milano per la stessa tipologia di reato. Così come nel 2009, con un altro nominativo, era stato indagato in Francia e nel 2010 aveva ricevuto una denuncia dalla questura di Napoli. Troppo lungo l'elenco per non approfondire.

I militari hanno perciò perquisito la casa del sospettato, in via Palmanova, e lì hanno rivenuto un vero e proprio laboratorio tipografico (video).

Oltre a sofisticate apparecchiature informatiche idonee alla riproduzione ed alla produzione di documenti, gli uomini del nucleo armato hanno scoperto centinaia di carte di identità in bianco falsificate, altrettante carte di circolazione nonché permessi di soggiorno, timbri di consolati e questure, patenti e certificati assicurativi anche provento di furto, decine di foto tessera riproducenti soggetti di sesso maschile di area nord africana, probabili destinatari dei documenti falsi che dovevano servire per avviarli al lavoro ed aggirare le norme sul soggiorno.

In particolare le carte di circolazione, originali e di provenienza furtiva, provenienti dalle motorizzazioni di Napoli, Foggia, Agrigento e Taranto, destano particolare preoccupazione perché dimostrano che l'uomo era in grado di muoversi in una fitta all'interno di una fitta rete criminale.

L’arrestato, ora in carcere, non ha rilasciato dichiarazioni; proseguono gli accertamenti per verificare l’esistenza di una rete composta da falsari e da ricettatori, specializzati nel riciclo dei documenti rubati.

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